Finanza agevolata, una leva strategica che misura la maturità dell’ecosistema siciliano

Finanza agevolata non come semplice incentivo, ma come strumento strutturale di sviluppo e innovazione per il Mezzogiorno. È questo il messaggio emerso dall’incontro “Finanza agevolata e opportunità per giovani e imprese del Sud”, che si è svolto alla LUMSA di Palermo e che ha unito rappresentanti istituzionali, mondo accademico, associazioni di categoria, professionisti e operatori del settore.

L’evento, promosso da Value Vibes Hub, CNA Sicilia e LUMSA Palermo, in collaborazione con UNI.CO.SC e con la partecipazione dell’Assessorato regionale alle Attività Produttive, ha offerto un quadro operativo delle misure oggi disponibili per startup, PMI e giovani imprenditori, con un’attenzione particolare alle dinamiche di crescita e innovazione del sistema produttivo siciliano.

Tamajo: «La Sicilia deve accelerare»

Ad aprire i lavori è stato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, che ha richiamato la necessità di un cambio di passo nelle politiche di sviluppo dell’Isola. «Oggi più che mai la Sicilia deve correre – ha affermato -. Abbiamo il dovere di sostenere chi vuole investire, innovare e creare lavoro. La finanza agevolata non è un contributo una tantum, ma uno strumento strategico per modernizzare il nostro sistema produttivo e trattenere i giovani sul territorio».

Un intervento che ha posto l’accento su un tema centrale per l’innovazione: la capacità di trasformare le misure pubbliche in leve di crescita stabile, superando una logica emergenziale o assistenziale.

Università e imprese: partire dalla strategia

Dal mondo accademico è arrivato un richiamo alla visione di lungo periodo. Il professor Sergio Paternostro, vicedirettore del Dipartimento GEC della LUMSA, ha sottolineato come l’accesso ai bandi debba essere il risultato di una strategia, non il suo punto di partenza.

«Le imprese devono inserire le opportunità offerte dai bandi all’interno di progetti di crescita programmati. Non bisogna pensare prima al bando e poi allo sviluppo, ma progettare la crescita dell’impresa e solo dopo verificare se esiste una misura adatta alle proprie esigenze».

Un approccio che richiama uno dei nodi storici del sistema produttivo del Sud: la difficoltà di pianificazione e di integrazione tra finanza, innovazione e strategia industriale.

CNA Sicilia: informazione e rete per lo sviluppo

Sul ruolo delle associazioni di categoria si è soffermato Filippo Scivoli, presidente regionale di CNA Sicilia, evidenziando l’importanza della conoscenza come fattore abilitante. «Creare spazi di informazione chiara, diretta e operativa è essenziale, perché l’accesso agli strumenti finanziari può fare la differenza tra crescita e stagnazione», ha spiegato.

Secondo Scivoli, solo attraverso una rete di supporto competente e diffusa è possibile trasformare le opportunità in risultati concreti, soprattutto per giovani, startup e piccole imprese che spesso faticano a orientarsi tra norme e procedure.

Pubblico e privato insieme per l’innovazione

A chiudere il confronto è stato Alessio D’Oca, presidente e socio fondatore di Value Vibes Hub, che ha ribadito il valore della cooperazione tra istituzioni e operatori privati. «Gli strumenti di finanza agevolata esistono, sono concreti e possono fare davvero la differenza per il tessuto produttivo del Mezzogiorno, se le imprese vengono accompagnate in modo competente e continuativo».

D’Oca ha definito il ruolo di Value Vibes Hub come quello di “ponte” tra istituzioni, professionisti e imprese, con l’obiettivo di rendere accessibile una materia spesso percepita come complessa e distante.
«La collaborazione con la Regione Siciliana conferma quanto sia strategico lavorare insieme per trasformare la finanza agevolata in una leva reale di sviluppo, occupazione e innovazione. Il nostro impegno è essere un presidio stabile sul territorio, al fianco di chi sceglie di investire e crescere al Sud».

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