Fondo Nuove Competenze 3, come funziona il bonus per chi scommette sul capitale umano

È stato pubblicato l’Avviso “Fondo Nuove Competenze 3 – Competenze per le innovazioni”, terza edizione del Fondo che copre il costo delle ore di lavoro dedicate a percorsi formativi per l’acquisizione di nuove competenze. Tra le principali novità, l’estensione alla platea dei disoccupati.

Il Fondo accompagna i processi di transizione digitale ed ecologica delle imprese; favorisce nuova occupazione e promuove le reti tra imprese. Aiuta le aziende ad accrescere le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori, affinché possano rispondere all’accelerazione della domanda di digitalizzazione, sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e, a livello più ampio, di innovazione.

Il sostegno consiste nel riconoscere contributi commisurati al costo del lavoro e del personale, supportando l’adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi e permettendo di allineare le competenze dei lavoratori in seguito alla sottoscrizione di accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico o in seguito al ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale. Rappresenta un modo per fare sì che le imprese possano coinvolgere disoccupati precedentemente selezionati per la loro assunzione a conclusione del percorso formativo.

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A chi è rivolto l’Avviso?

L’Avviso è rivolto a datori di lavoro privati (anche a partecipazione pubblica) che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze del proprio personale. Sono previsti bonus ai datori di lavoro per la formazione di personale neoassunto. La dotazione finanziaria del Fondo Nuove Competenze 3 ammonta complessivamente a 731 milioni di euro, integrabili con altre fonti di finanziamento.

Il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dall’Unione europea contribuisce con 730 milioni di euro, ripartiti tra Regioni e Province autonome come segue:

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  • € 225.943.198,04 alle Regioni più sviluppate (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto)
  • € 39.928.825,74 alle Regioni in transizione (Abruzzo, Marche, Umbria)
  • € 464.127.976,21 alle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).

Queste risorse sono destinate alle seguenti tipologie di intervento:

  • il 25% a Sistemi formativi, cioè i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, cosiddetti Big Player;
  • il 25% a Filiere formative, cioè i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese micro, piccole e medie che operano preferibilmente in distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica;
  • il 50% a Singoli datori di lavoro.

La quota di finanziamento restante (pari a un milione di euro) proviene dalle risorse del decreto-legge 152/2021, articolo 10 bis, convertito con modificazioni dalla legge 233/2021 ed è destinata al bonus per le imprese che assumano disoccupati con contratto stagionale, nei settori del turismo e dell’agricoltura, dopo lo svolgimento della formazione. Queste risorse non sono ripartite tra Regioni né per tipologie di intervento.

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Le domande di contributo potranno essere presentate sulla piattaforma di servizi online MyANPAL a partire dal 10 febbraio 2025 e fino al 10 aprile 2025. Il decreto, l’avviso e i suoi allegati sono disponibili a questa pagina del portale Amministrazione trasparente. Per saperne di più su come accedere al Fondo, seguite Innovation Island e i suoi canali social: vi daremo presto nuove e utilissime informazioni, con il supporto dei nostri Innovation Gate. Immagine di freepik.