Il design è condivisione, Ricci: “Siamo spugne di idee, abbiamo bisogno di contaminarci”

Non è soltanto la tecnica a rendere unica un’opera visiva. È un insieme di intenzione, emozione, contesto. Con questo spirito che Gabriele Ricci (Motion Designer Director di Ricci – Design in Motion), ha lavorato alla sigla di apertura dei Digital Design Days di Palermo. Un omaggio autentico alla Sicilia, terra di incontri e contaminazioni, dove arte e identità si intrecciano in una narrazione potente. Un video che fonde animazione, suggestioni visive e suoni iconici per raccontare, in chiave contemporanea, l’identità profonda dell’isola.

Un tributo visivo alla Sicilia

“Volevo dare un tributo alla Sicilia con la sigla di apertura che ho curato insieme ai miei colleghi. Non volevo solo fare un elenco di nomi o creare una presentazione accattivante, ma dare un tributo a questa terra che è stata un crocevia di culture diverse”, ci ha raccontato. E le intenzioni si sono trasformate in un’opera che ha introdotto, in chiave innovativa e poetica, la due giorni dei DDDx Palermo, accendendo lo sguardo dei partecipanti su bellezza e complessità culturale.

Nel suo intervento sul palco, Ricci ha portato la propria esperienza di artista e stratega del motion design, capace di fondere estetica, tecnologia e visione aziendale in narrazioni visive per brand internazionali. Partendo da quanto vissuto a contatto con la platea, nella nostra intervista ha sottolineato l’importanza di condividere la creatività, ritrovarsi in contesti aperti e di scambio: “Siamo delle spugne di idee e, quindi, siamo animali sociali: abbiamo bisogno di contaminarci, avere visioni diverse e imparare anche dalle cose su cui non siamo d’accordo”.

Quindi ha aggiunto: “È fondamentale esserci, è fondamentale non rimanere a casa davanti a un computer, ma scendere, mettersi in discussione, anche lì dove non siamo comodi”.

Apprendere ovunque

Nel suo racconto a Innovation Island, che è stato media partner dei Digital Design Days Palermo, seguendo la due giorni e intervistando i protagonisti, Gabriele Ricci è andato anche oltre le dinamiche del design, raccontando un aneddoto apparentemente semplice, ma emblematico: una conversazione avuta con un autista palermitano, che ha ispirato una riflessione profonda sulla trasversalità dell’esperienza umana e lavorativa.

“Parlando con lui del suo modo di lavorare, ho cercato di rapportarlo al mio. A volte i problemi sono più comuni di quanto pensiamo. Facciamo tutti professioni diverse, ma alla fine siamo tutti esseri umani che seguiamo le stesse dinamiche”.

Con la sua prima edizione al Sud, il format dei Digital Design Days ha ribaltato le geografie tradizionali dell’innovazione, portando la creatività internazionale nel cuore del Mediterraneo. La città ha risposto con entusiasmo, diventando “place to be” per designer, studenti, aziende e professionisti. Palermo non è stata solo location: è stata materia viva, ispirazione, palcoscenico e protagonista. E le parole di Gabriele Ricci lo dimostrano.