L’energia rinnovabile secondo ERG, Ruffino: “Ciò che ieri sembrava futuristico, oggi è la nostra realtà”
Premio Innovazione Sicilia - 02/12/2025
di Luisa Cassarà
Dalla raffineria al vento, la storia di ERG, raccontata dall’ingegner Giampiero Ruffino al Premio Innovazione Sicilia 2025, mostra come la transizione energetica non sia solo tecnologia, ma anche visione e scelta industriale.
Un nome storico che ha saputo evolversi
L’intervista a Giampiero Ruffino, Business Development – Area Manager di ERG, si svolge nella giornata conclusiva del Premio Innovazione Sicilia 2025, in un contesto che mette al centro innovazione, sostenibilità e futuro dell’energia. ERG, è senza ombra di dubbio un nome storico in Italia, noto a molti e oggi profondamente trasformato.
Ruffino parte da qui, dalla lunga storia industriale del gruppo: “ERG nasce nel 1938 a Genova come azienda che, all’epoca, commercializzava e lavorava i prodotti derivanti dal greggio e dal catrame”. Poi, successivamente si è espansa soprattutto con diverse raffinerie in tutta Italia, dalla Liguria alla Sicilia, ed è diventata leader nel settore oil nel nostro Paese.
La svolta, dall’oil alle energie rinnovabili
Proseguendo nel tempo, arriva una vera “svolta“. Ruffino la colloca con precisione in un intervallo chiave per l’industria energetica, tra il 2008 e il 2013, “quando Erg comincia a vendere tutti gli asset petroliferi, per investire le sue finanze sugli asset rinnovabili” e diviene leader italiano per la produzione delle energie rinnovabili da fonte eolica onshore, con una potenza – all’epoca del 2013 – di circa 1000 megawattora”.
In pochi anni il gruppo abbandona progressivamente la raffinazione per concentrare le risorse sulle fonti rinnovabili. Non si tratta solo di un aggiornamento di portafoglio, ma di un cambio di modello industriale. Oggi ERG si definisce infatti un operatore “Wind & Solar” puro, con una capacità installata complessiva di oltre 3,8 GW tra eolico e fotovoltaico in Italia e all’estero, e un posizionamento tra i principali player europei del settore.
La transizione descritta da Ruffino assume un valore emblematico: dimostra che la decarbonizzazione può nascere da scelte industriali nette, non solo da vincoli regolatori o da mode del momento.
Eolico e fotovoltaico al centro della strategia
Dal passato al presente, oggi il cuore tecnologico del modello ERG è ricco e sfaccettato: “Principalmente ERG produce energie rinnovabili da eolico e fotovoltaico – precisa Ruffino -. Siamo presenti in tutto il mondo. Ci sono Paesi in cui siamo presenti solo col solare, altri solo con l’eolico, ma ci sono Paesi dove siamo presenti sia con l’eolico che con il fotovoltaico. Siamo Spagna, Francia, Germania, Bulgaria, Polonia, Stati Uniti e Svezia. In Italia siamo il maggior produttore di energia eolica e riusciamo a garantire il 12% della produzione nazionale”.
Transizione energetica: tecnologia, volontà e visione
Dopo l’analisi del presente, lo sguardo va verso il futuro. “Penso che la transizione energetica, oltre che un processo di evoluzione tecnologica, sia un processo che dev’essere voluto. ERG l’ha voluto, tant’è che se oggi viviamo in un mondo più pulito è perché magari quelle idee che nel 2008-2013 potevano sembrare futuristiche, ad oggi sono la nostra realtà. Quindi noi continuiamo ad evolverci sempre nel settore eolico che è la nostra base principale, ma ci stiamo affermando e siamo già affermati molto anche sul settore fotovoltaico e anche a stretto giro con i parchi best.
Le parole dell’ingegner Ruffino esprimono il senso di un percorso che non nasce per caso. La transizione energetica viene descritta come scelta consapevole, che richiede determinazione, investimenti e capacità di guardare oltre l’orizzonte immediato.
L’intervista mette in luce una sintesi efficace: la storia di un gruppo che nasce nel petrolio, cresce nelle raffinerie, poi decide di puntare in modo deciso sulle energie rinnovabili. Una scelta che oggi produce valore industriale, occupazione qualificata, innovazione tecnologica e, come ricorda Ruffino, contribuisce a “un mondo più pulito“.
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