Giovanna Iannantuoni prima donna alla guida della Crui

Giovanna Iannantuoni, economista, 53 anni, e rettrice dell’Università Bicocca di Milano, è la prima donna eletta a guidare la Conferenza dei rettori delle università italiane in 60 anni di storia di questa prestigiosa istituzione. “Sono estremamente orgogliosa e commossa nell’essere la prima donna a presiedere la Crui e ringrazio i miei colleghi per avermi dato fiducia”, ha dichiarato il Presidente Iannantuoni in un’intervista con Adnkronos.

“La mia nomina avviene in un momento difficile per le donne, e il mio impegno sarà anche quello di creare un ambiente universitario più costruttivo e di educare i giovani al rispetto delle donne, con un pensiero particolare per la tragica vicenda di Giulia Cecchettin, studentessa dell’Università di Padova”, ha osservato la rettrice.

“Nei prossimi anni, mi impegnerò per rendere il sistema universitario italiano più autorevole, efficiente e in grado di influenzare la crescita del nostro Paese, sia a livello culturale che economico e sociale”, ha garantito Iannantuoni, sottolineando che “la ricerca e l’ l’istruzione sono due pilastri essenziali per una crescita sostenibile del Paese, e il sistema universitario non può sottrarsi al suo ruolo di leadership in queste fondamentali tematiche”. “La mia azione sarà pragmatica, mirando a cambiare il rapporto tra il nostro Paese e le università”, ha ribadito la rettrice.

Nel discorso di insediamento Iannantuoni ha sottolineato inoltre la necessità di una Crui coesa e propositiva che sia da subito in grado di affrontare le sfide del futuro imminente e nel contempo lavori per riposizionare nel medio periodo l’università al centro del dibattito istituzionale e politico, in quanto fattore chiave per lo sviluppo sociale, civile ed economico del Paese.

“Più della metà dei nostri laureati proviene da famiglie in cui sono i primi a ottenere il titolo” ha commentato Iannantuoni appena eletta.

“L’università – ha aggiunto – resta quindi, usando le parole del Presidente Mattarella, un’occasione irripetibile nel medio periodo per migliorare la qualità di vita degli italiani. Un ascensore sociale che continua a funzionare, ma che dobbiamo far funzionare meglio. Dando ai nostri studenti la possibilità di esercitare a pieno il diritto allo studio e alle università le risorse per garantirlo. Risorse che significano, in primo luogo, residenze e borse di studio”.