L’AI di Google per i bambini: come Gemini cambia il modo di imparare
News - 04/05/2025
di Redazione
Google ha comunicato ai genitori che utilizzano il sistema di controllo parentale Family Link che i loro figli potranno presto accedere alle applicazioni di intelligenza artificiale Gemini sui dispositivi Android monitorati.
Questa novità, riportata dal New York Times, rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dell’AI nella vita quotidiana dei più giovani, offrendo strumenti per supportare l’apprendimento e l’intrattenimento.
Secondo l’annuncio, i bambini potranno utilizzare Gemini per attività come ricevere aiuto con i compiti scolastici o ascoltare storie interattive. Google sottolinea che i dati dei minori non verranno utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale, una garanzia già adottata per gli account Workplace for Education. Nonostante ciò, l’azienda invita i genitori alla prudenza, avvertendo che “Gemini può commettere errori” e che i bambini potrebbero imbattersi in contenuti non desiderati.
Le sfide dell’Intelligenza Artificiale per i bambini
L’introduzione di Gemini per i più giovani arriva in un contesto in cui l’intelligenza artificiale è sotto osservazione per la sua affidabilità e sicurezza. Google stessa ammette che l’AI può produrre errori, alcuni dei quali innocui, come suggerire di aggiungere colla a una pizza o sbagliare il conteggio delle lettere in una parola. Tuttavia, esperienze con altre piattaforme, come Character.ai, hanno evidenziato problemi più gravi. Alcuni giovani utenti hanno faticato a distinguere i chatbot dalla realtà, e in alcuni casi, i bot hanno offerto contenuti inappropriati, spingendo la piattaforma a introdurre nuove restrizioni e controlli parentali dopo controversie legali.
Nel caso di Gemini, Google consiglia ai genitori di parlare con i propri figli, spiegando che l’AI “non è una persona reale” e di evitare di condividere informazioni sensibili con il chatbot.
Come funziona Gemini con Family Link
Family Link, il sistema di Google progettato per consentire ai genitori di monitorare l’uso dei dispositivi dei propri figli, sarà il fulcro di questa nuova integrazione. I bambini sotto i 13 anni potranno attivare e accedere a Gemini autonomamente, ma i genitori avranno la possibilità di disattivare questa funzione tramite le impostazioni di controllo parentale. Karl Ryan, portavoce di Google, ha confermato a The Verge che i genitori riceveranno una notifica aggiuntiva la prima volta che un giovane utente accederà a Gemini, garantendo un ulteriore livello di supervisione.
Family Link consente già di impostare limiti di tempo, filtrare contenuti inappropriati e monitorare le attività digitali dei minori. Con l’aggiunta di Gemini, i genitori potranno decidere se e come i loro figli interagiranno con l’AI, bilanciando i benefici educativi con i potenziali rischi.
I benefici educativi di Gemini
Google promuove Gemini come uno strumento versatile per i giovani utenti. Ad esempio, l’AI può aiutare gli studenti a risolvere problemi matematici, spiegare concetti scientifici o generare storie personalizzate per stimolare la creatività. Queste funzionalità si allineano con l’obiettivo di rendere la tecnologia un alleato nell’educazione, offrendo risorse interattive che possono adattarsi alle esigenze individuali degli studenti.
Tuttavia, l’efficacia di questi strumenti dipende dalla capacità dei bambini di utilizzarli in modo critico e dalla supervisione dei genitori. L’avvertimento di Google sui possibili errori di Gemini sottolinea l’importanza di un approccio consapevole all’uso dell’AI, specialmente in contesti educativi dove l’accuratezza è fondamentale.
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