Google Gemma: 150 milioni di download e una sfida aperta nell’AI open-source

La collezione di modelli di intelligenza artificiale Gemma di Google ha raggiunto un traguardo straordinario, superando i 150 milioni di download a meno di un anno dal suo lancio. Annunciato su X da Omar Sanseviero, ingegnere di Google DeepMind, questo risultato segna un momento molto importante per l’ecosistema dell’intelligenza artificiale open-source, ma non senza ombre.

Con oltre 70.000 varianti create dagli sviluppatori sulla piattaforma Hugging Face e nuove capacità multimodali, Gemma si posiziona come un concorrente diretto di Llama di Meta. Tuttavia, il confronto con il rivale e le critiche legate alle licenze non standard sollevano interrogativi sul futuro di questa tecnologia.

Un debutto di successo per Gemma

Lanciata a febbraio 2024, la collezione Gemma è stata progettata da Google per offrire modelli di intelligenza artificiale open-source altamente performanti, capaci di competere con i leader del settore come Llama di Meta. Disponibili gratuitamente per sviluppatori e ricercatori, i modelli Gemma si distinguono per la loro versatilità. A differenza di molte soluzioni proprietarie, Gemma supporta oltre 100 lingue e include funzionalità multimodali, che consentono di elaborare non solo testo, ma anche immagini. Questo apre la porta a una vasta gamma di applicazioni, dalla traduzione automatica alla creazione di contenuti visivi.  

Secondo il già citato Omar Sanseviero, sviluppatore presso Google DeepMind, il successo di Gemma è testimoniato non solo dai 150 milioni di download, ma anche dalla creatività della comunità di sviluppatori. Su Hugging Face, una delle piattaforme più popolari per lo sviluppo di modelli AI, gli utenti hanno generato oltre 70.000 varianti di Gemma, adattandole a casi d’uso specifici come l’analisi di dati scientifici o la progettazione di interfacce utente.

Applicazioni specializzate: dalla scoperta di farmaci al multilinguismo

Uno dei punti di forza di Gemma è la sua capacità di essere personalizzata per applicazioni specifiche. Google ha rilasciato versioni di Gemma ottimizzate per settori ad alto impatto, come la scoperta di farmaci, dove i modelli possono analizzare grandi quantità di dati molecolari per accelerare la ricerca scientifica. Inoltre, il supporto per oltre 100 lingue rende Gemma uno strumento ideale per applicazioni globali, come assistenti virtuali multilingue o piattaforme di traduzione in tempo reale.  

Confronto con Llama: una corsa impari?

Nonostante il successo, Gemma rimane in una posizione di svantaggio rispetto a Llama, la famiglia di modelli AI open-source di Meta. A fine aprile 2025, Llama ha superato i 1,2 miliardi di download, un numero che eclissa i risultati di Gemma. La popolarità di Llama è dovuta in parte alla sua maturità sul mercato e alla sua ampia adozione in applicazioni commerciali, ma anche alla percezione di una comunità più consolidata.  

Tuttavia, Gemma si distingue per le sue caratteristiche tecniche avanzate. I modelli multimodali, ad esempio, offrono una flessibilità che Llama non ha ancora eguagliato completamente. Inoltre, il supporto di Google, con il suo accesso a risorse di calcolo e ricerca di alto livello, potrebbe colmare il divario nel lungo termine.

Critiche alle licenze: un ostacolo per l’adozione commerciale

Nonostante i successi, Gemma non è esente da critiche. Uno dei principali punti di contesa riguarda le licenze non standard applicate ai modelli. Diversi sviluppatori hanno espresso preoccupazioni sul fatto che i termini di licenza di Gemma, così come quelli di Llama, possano rappresentare un rischio per l’uso commerciale. Le restrizioni imposte da Google, come l’impossibilità di utilizzare i modelli per scopi non autorizzati, hanno portato alcuni a considerare alternative con licenze più permissive, come quelle offerte da modelli open-source tradizionali.  

Il futuro di Gemma: verso un’AI più accessibile

Guardando al futuro, Google sembra intenzionata a continuare a investire in Gemma, con l’obiettivo di renderla una pietra miliare dell’intelligenza artificiale open-source. L’azienda sta già lavorando a nuove versioni dei modelli, con miglioramenti nelle prestazioni e ulteriori funzionalità multimodali. Inoltre, la collaborazione con piattaforme come Hugging Face garantisce che la comunità di sviluppatori rimanga al centro dello sviluppo di Gemma.  

Il traguardo dei 150 milioni di download è solo l’inizio. Con una comunità in crescita e un’attenzione crescente alle applicazioni pratiche, Gemma potrebbe ridefinire il panorama dell’AI open-source. Tuttavia, per competere con giganti come Llama, Google dovrà affrontare le critiche sulle licenze e continuare a innovare per mantenere il suo slancio.

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