Google potenzia la sicurezza: l’IA “ascolta” le chiamate per difenderti dalle truffe

Google ha annunciato un nuovo metodo per contrastare i truffatori. Entro la fine di quest’anno, infatti, gli smartphone Pixel con la funzione abilitata visualizzeranno un pop-up che indica che una chiamata potrebbe essere una truffa.

Ciò accadrà se gli strumenti di intelligenza artificiale di Google rileveranno un linguaggio sospetto, come un chiamante che richiede un trasferimento di denaro o una password.

Quale tecnologia?

Alla base di questo strumento c’è Gemini Nano di Google, una versione più piccola e multimodale del modello di intelligenza artificiale generativa di punta dell’azienda. Mentre le versioni precedenti di Nano, infatti, potevano elaborare solo testo, la nuova versione multimodale potrà gestire testo, immagini, video e parlato. Si tratta di un significativo avanzamento tecnologico.

Sicurezza e privacy

Un aspetto fondamentale di Gemini Nano è che elabora le informazioni direttamente sul dispositivo dell’utente. Ciò significa che, anche se l’intelligenza artificiale sta “ascoltando” le chiamate, l’audio non viene inviato a Google né elaborato sui suoi server. Tale approccio consente di recuperare informazioni anche offline e offre una maggiore velocità rispetto ai sistemi che trasmettono dati ai server aziendali.

Limiti e vantaggi

I modelli di intelligenza artificiale sul dispositivo sono più piccoli rispetto a quelli gestiti dai server e questo comporta alcune limitazioni nelle capacità. Inoltre, gli smartphone più vecchi potrebbero non avere la potenza di calcolo necessaria per gestirli. Tuttavia, l’integrazione dell’AI nei telefoni Android permette di portare le funzionalità avanzate di Gemini direttamente nelle tasche degli utenti, migliorando la velocità dell’esperienza e proteggendo la privacy.

Dave Burke, vicepresidente dell’ingegneria di Google, ha dichiarato al Google I/O, la conferenza di sviluppo dell’azienda: “Incorporare l’intelligenza artificiale nei telefoni Android ci permette di portare la bontà di Gemini dal data center direttamente nelle tue tasche, rendendo l’esperienza più veloce e allo stesso tempo proteggendo la tua privacy”.

Concorrenza nel mercato delle AI Generative

Google non è l’unica azienda a lavorare su queste innovazioni. Apple, infatti, è in trattative avanzate con OpenAI per integrare ChatGPT nelle funzionalità di Siri sugli iPhone. Questa competizione tra i giganti della tecnologia potrebbe portare a sviluppi ancora più rapidi nel campo dell’intelligenza artificiale generativa nei dispositivi mobili. Fonte: Inc.com.