Bill Gates
Il lavoro sull’intelligenza artificiale (IA) ha permesso di apprezzare ancor più l’incredibile complessità del cervello umano. I modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) sono senza dubbio impressionanti, ma mancano di intere dimensioni del pensiero umano che spesso diamo per scontate.
Bill Gates ha discusso di questo aspetto, toccando il concetto di metacognizione, ovvero la capacità di un sistema di riflettere sul proprio pensiero. Gates ha descritto la metacognizione come l’abilità di “pensare a un problema in senso lato, fare un passo indietro e chiedersi: quanto è importante trovare una risposta? Come posso verificare la mia risposta e quali strumenti esterni potrebbero aiutarmi?”
Il fondatore di Microsoft ha sottolineato che la “strategia cognitiva” degli attuali LLM, come GPT-4 o Llama, manca ancora di sofisticazione. “Generano semplicemente ogni token e sequenza attraverso calcoli costanti, ed è incredibile che funzioni”, ha detto Gates. “Non fanno un passo indietro come un umano e pensano: ‘Ok, scriverò questo articolo ed ecco cosa voglio trattare; ok, inserirò del testo qui, ed ecco come voglio strutturare il riassunto’.”
Gates crede che il metodo principale dei ricercatori di IA per migliorare le prestazioni degli LLM, ovvero aumentare i dati di addestramento e la potenza di calcolo, porterà solo a un paio di grandi avanzamenti. Successivamente, sarà necessario impiegare strategie di metacognizione per insegnare ai modelli di IA a pensare in modo più intelligente e non più difficile.
La ricerca sulla metacognizione potrebbe essere cruciale per risolvere il problema più spinoso degli LLM: la loro affidabilità e accuratezza. “Questa tecnologia… raggiungerà livelli sovrumani; non ci siamo ancora arrivati, se si considera il vincolo dell’affidabilità”, ha affermato Gates. “Molto del nuovo lavoro sta aggiungendo un livello di metacognizione che, se fatto correttamente, risolverà la natura un po’ imprevedibile di questo genio”. Fonte: FastCompany.
Questo contenuto è stato scritto da un utente della Community. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.