IA opportunità anche per le PMI? Cosa dice una ricerca

Un recente sondaggio, analizzato da L’Adn, rivela che dirigenti e manager dimostrano una buona conoscenza dell’intelligenza artificiale: il 76% dichiara di avere familiarità con questa tecnologia, e il 27% possiede un livello avanzato o esperto. Non sorprende che i giovani (40% dei 18-24 anni) siano più esperti rispetto ai senior (12% dei 55-64 anni). ChatGPT, Claude, Copilot o Bard: oltre l’80% degli intervistati ha già utilizzato l’IA generativa in ambito professionale, e il 38% le utilizza settimanalmente o quotidianamente. Inoltre, il 53% dei partecipanti ha seguito una formazione sull’IA, attraverso tutorial online (79%) o corsi certificati (56%).

L’Intelligenza Artificiale nelle Piccole e Medie Imprese

Oltre il 60% degli intervistati afferma che la propria azienda utilizza l’intelligenza artificiale. Tuttavia, le piccole imprese sono in ritardo, con solo il 35% che ne fa uso, rispetto al 76% delle grandi aziende e al 67% delle medie imprese. Tra le ragioni principali per l’utilizzo dell’IA spiccano l’analisi dei dati e le previsioni (47%), seguite dal servizio clienti con i chatbot (44%), e il marketing e la personalizzazione dell’esperienza cliente (37%).

L’Impatto dell’IA sull’Occupazione

Tre quarti dei dirigenti e manager (73%) riconoscono che l’IA ha avuto un impatto sull’occupazione. Il 9% segnala che ciò ha portato a tagli di posti di lavoro (senza crearne di nuovi), una percentuale che sale al 24% per coloro che lavorano nelle piccole imprese. Per il 57% dei dirigenti e manager, uno dei principali vantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale risiede nella sua capacità di migliorare l’efficienza operativa e la produttività delle loro aziende. La riduzione dei costi (48%) e il miglioramento dell’esperienza cliente (46%) sono tra i principali benefici riconosciuti all’IA, seguiti dall’innovazione in prodotti e servizi (34%) e dal vantaggio competitivo (21%). Tra gli svantaggi, i più citati sono la mancanza di competenze interne (48%), i problemi di sicurezza e privacy dei dati (36%) e la resistenza al cambiamento (33%).

Valorizzare le Competenze dei Giovani

Per rispondere alla crescente domanda di competenze, il 75% dei dirigenti e manager preferisce assumere giovani già esperti nell’uso dell’IA. Analogamente, il 73% è favorevole al mentoring inverso, una pratica che secondo il 76% degli intervistati aiuterebbe le diverse generazioni a comunicare meglio e creerebbe una solida cultura aziendale intergenerazionale (71%). Tuttavia, quasi la metà (48%) sottolinea il rischio di una messa in discussione della leadership dei collaboratori più anziani, un’opinione condivisa sia dai giovani (44% dei 18-24 anni e 54% dei 25-34 anni) che dai senior (47% dei 45-54 anni e 42% dei 55-64 anni). Fonte: L’ADN.

Indagine per FLASHS e Hostringer.fr realizzata dall’istituto Selvitys su più di 1.000 dirigenti e manager.

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