Il fondo con le ruote sgonfie, Chigi taglia 70 milioni
News - 17/02/2025
di Antonio Giordano
Fondo per la Repubblica digitale con le ruote sgonfie. Il governo, infatti, ha deciso, la scorsa settimana, con un decreto del Presidente del consiglio dei ministri di ritirare un precedente documento del 29 luglio 2024 (sempre a firma della Meloni) con il quale si stanziavano 70 milioni per finanziare il fondo. Il decreto di revoca è stato pubblicato il 13 febbraio in Gazzetta Ufficiale.
Il decreto della scorsa settimana spiega come a luglio non si poteva sapere dell’azzeramento del fondo che è stato deciso poi a settembre (il 13) quando il segretario generale di Palazzo Chigi ha predisposto il bilancio di previsione per il 2025 azzerando proprio quella voce. Di certo il Dpcm di luglio è finito in Gazzetta il 17 settembre stesso e forse poteva essere bloccato prima. Il classico esempio di come, spesso, la mano destra non sappia quello che fa la sinistra quando si parla di amministrazione pubblica.
ll Fondo per la Repubblica Digitale è stato istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021. Si tratta di una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dal PNC (Piano Nazionale Complementare). Il Fondo è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta. L’obiettivo è sostenere progetti, selezionati attraverso bandi, rivolti alla formazione e all’inclusione digitale, per accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese e migliorare i corrispondenti indicatori del Digital Economy and Society Index (DESI) (dal settembre 2023 2030 Digital Decade Report).