L’innovazione al servizio della sicurezza sul lavoro. Arriva il simulatore hi-tech per addestrare i lavoratori ad operare nelle condizioni estreme negli spazi confinati. L’apparecchio, progettato dai laboratori dell’Inail, è un container adattato con delle scale laterali e delle porte d’accesso sul tetto. Da lì, seguendo i protocolli di legge, i lavoratori si calano all’interno di uno “spazio confinato”, dove vengono simulate tutte le possibili variabili che potrebbero causare incidente. Una parte del container è dotato di monitor e di strumenti di controllo. Sul lato opposto alla scala d’accesso, inoltre, è posizionato uno sportello che serve a riprodurre un possibile punto di soccorso o una via di fuga.
“Il simulatore serve a formare quei lavoratori che si trovano in condizione di spazio confinato. Accade in edilizia, nei servizi pubblici. Ovviamente, si procede in tutta sicurezza. E’ un addestramento necessario, che consente a chi si dovesse trovare in difficoltà, di sapere come reagire”, ha spiegato Luciano Di Donato, l’ingegnere a capo dei Laboratori di Sicurezza dell’Inail che ha progettato il simulatore.
Il progetto dell’Inail sta facendo il giro della Sicilia. Alla fine si stima che saranno almeno 600 i lavoratori addestrati per quel tipo di lavoro. Il progetto a Palermo è stato portato avanti insieme a Panormedil Cpt
“Da sempre ribadiamo – spiegano il presidente ed il vice presidente del Panormedil Cpt, Gaetano Scancarello e De Vardo – quanto sia fondamentale la formazione per salvaguardare l’incolumità dei lavoratori. La cronaca degli ultimi mesi, con la morte degli operai a Casteldaccia, conferma che purtroppo i dispositivi di protezione non vengono utilizzati, che spesso non si applicano le procedure adeguate di sicurezza”
Per Salvatore Cantale, Primo Dirigente VVF, “ per noi è importante sapere che in caso di intervento emergenziale avremo a che fare con personale che è stato addestrato a quel tipo di situazioni estreme”.