L’editoria è uno dei settori culturali in cui le tecnologie digitali hanno già portato a nuove modalità operative e quindi a nuove opportunità. È in relazione a questo contesto che l’iniziativa Emersione, finanziata dall’Unione europea – NextGenerationEU ha messo in luce Innovation Island come caso di successo.
Emersione si rivolge alle proposte progettuali di capacity building degli operatori della cultura per gestire la transizione digitale. Il suo obiettivo è mettere in luce le best practices che hanno saputo valorizzare i contesti territoriali: attraverso la collaborazione e la condivisione attiva di esperienze, intende creare coalizioni tra gruppi, reti e attori territoriali e istituzionali, promuovendo pratiche di attivazione per la collettività.
Innovation Island è un modello di incontro, connessioni e disseminazione. Un progetto della tech company Digitrend, nato da un’attenta osservazione del contesto di riferimento: “Nel nostro ambito – racconta ad Emersione il CEO dell’azienda, Biagio Semilia – abbiamo inquadrato un vuoto di innovazione, legato in particolare al Sud dell’Italia e al fabbisogno di informazione su argomenti legati all’innovazione e alla trasformazione digitale. Ci siamo posti l’obiettivo di risolvere questo vuoto di informazione verticale sulla nostra area e abbiamo messo in campo una nuova iniziativa, che si chiama innovationisland.it”.
“La nostra visione a monte – prosegue Semilia – è fare prodotti editoriali che siano prodotti di comunità, quindi l’obiettivo complementare legato all’innovazione, è raggruppare intorno al nostro prodotto gli stakeholder di vario livello: dalle PMI alle grandi imprese, dalle università ai centri di ricerca”.
E, ancora: “La visione in avanti è che questo giornale possa essere un punto di riferimento per raccogliere informazioni, fare comunità, avviare progetti. La nostra community, dopo un anno di attività, sta rispondendo molto bene” soprattutto adesso che la seconda edizione del Premio Innovazione Sicilia è alle porte.
“Stiamo investendo su un ambiente digitale che consente di raggruppare l’offerta turistico-culturale del territorio e commercializzarla in un ambiente multilingue, per internazionalizzarla con l’ausilio dei supporti digitali”, conclude Semilia.