Intelligenza artificiale e management: una nuova frontiera da esplorare per co-creare conoscenza

L’intelligenza artificiale (IA) è solitamente descritta come l’abilità di un sistema informatico a svolgere
compiti complessi assimilabili a quelli che tipicamente svolge un essere umano. A partire dall’ottobre del
2022, quando un modello di intelligenza artificiale generativa è diventato accessibile al grande
pubblico, essa è entrata a far parte del lessico comune. Naturalmente, la IA generativa è solo una porzione della scienza dell’intelligenza artificiale, che comprende intere famiglie di algoritmi capaci di svolgere numerosi compiti e che da tempo hanno trovato applicazione nelle imprese e nella società.
La progressiva pervasività dell’IA nelle professioni e nel quotidiano avvalora il crescente interesse sul tema, dai punti di vista teorico, pratico ed etico-filosofico.

L’Ia nella ricerca universitaria

L’IA è entrata impetuosamente nel dibattito pubblico e scientifico, oltre che nelle pratiche manageriali. Negli ultimi due anni, in particolare, la produzione scientifica sul tema è aumentata esponenzialmente. A una semplice ricerca online nelle categorie “business” e “management” del Web of Science (la più importante banca dati delle pubblicazioni scientifiche a livello planetario), il termine “artificial Intelligence” individua 5.027 pubblicazioni , delle quali quasi la metà (2.254) divulgate dal 2022.

Nello stesso periodo, l’interesse di ricerca online è triplicato, se si confronta il dato rilevato a inizio periodo (primo gennaio 2022) con quello massimo raggiunto nel periodo (maggio 2023, posto uguale a 100). Tuttavia, insieme con il grande interesse delle comunità scientifiche è parallelamente cresciuta la consapevolezza dei rischi che l’IA può generare per i suoi potenziali impatti economico e sociale: ad esempio, sul mercato del lavoro, sulle diseguaglianze economiche e reddituali, sulla struttura di interi settori industriali, sulle filiere logistiche e distributive, sugli ecosistemi produttivi, sulle disparità territoriali e così via.

Un gruppo di studio per il trasferimento delle conoscenze

La realizzazione e l’avvio di un presidio attivo di analisi sull’IA in seno alla SIMA – Società Italiana di
Management – appare pertanto di particolare rilevanza per poter attrarre i contributi della comunità
scientifica di management che così interviene sul tema. Su tale premessa nasce il Gruppo Tematico SIMA sull’Intelligenza Artificiale nel Management. Obiettivo è attrarre tutti gli studiosi e le studiose che intendono contribuire alla ricerca sulla IA e porre a confronto, in modo fruttuoso, il pensiero, la progettualità e i contributi accademici con le elaborazioni, le prassi e le azioni dei practitioner del management (manager, consulenti, finanziatori, startupper e imprenditori) e delle parti sociali che vengono coinvolti sempre di più sul tema in modo da attivare un circolo virtuoso di sviluppo nell’interazione fra pratiche e conoscenza manageriale. Nell’ambito del gruppo tematico, le attività sono finalizzate a promuovere collaborazioni di ricerca fra i partecipanti, nelle sedi nazionale e internazionale, e a rafforzare le interazioni con le imprese, le organizzazioni e le istituzioni, per approfondire le esperienze già avviate e riflettere insieme sui nuovi percorsi e sui nuovi scenari e avviare nuovi progetti di co-creazione della conoscenza.

Giovanni Battista Dagnino è docente dell’Università LUMSA, coordinatore del Gruppo Tematico Intelligenza Artificiale nel Management della Sima; Nadia Di Paola è docente all’Università di Napoli Federico II, co-cordinatrice del Gruppo Tematico della Sima

Questo contenuto è stato scritto da un utente della Community.  Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.