L’Italia vuole il suo modello di intelligenza artificiale, iGenius lancia la sfida: “Pronto entro l’estate”

Anche l’Italia potrebbe avere la sua intelligenza artificiale, una ChatGpt tricolore in risposta a quelle di Stati Uniti e Cina. La tecnologia è ancora in fase di sviluppo e sperimentazione, ma il “Modello Italia” conta di debuttare entro l’estate. A crearlo, iGenius, azienda italiana fondata nel 2016 dal 32enne Uljan Sharka e inserita da Gartner tra i top innovatori globali.

Il sogno di Sharka è creare un modello di intelligenza artificiale open source tutto italiano ed è stato appoggiato da Cineca, un consorzio che raggruppa 117 enti pubblici (tra cui due Ministeri e 70 università italiane) e che gestisce il supercalcolatore Leonardo, a Bologna, uno dei dieci più potenti del mondo, secondo in quanto a capacità di far girare sistemi per l’IA.

Grazie a Leonardo, iGenius e Cineca hanno potuto sviluppare, in poco tempo, un nuovo Foundational Large Language Model, cioè un modello di reti neurali essenziale per il funzionamento di strumenti come ChatGpt. A differenza di ChatGpt, addestrata su moltissimi dati generici, reperiti su internet, il “Modello Italia” conta su trilioni di token provenienti da fonti certificate e di alta qualità, “estremamente selezionate”. “Abbiamo puntato su dati con licenza aperta, come per esempio le informazioni di Wikipedia”, ha spiegato Sharka.

Il progetto che parla italiano

“I modelli di IA solitamente vengono addestrati utilizzando principalmente l’inglese – ha aggiunto l’imprenditore – e questo è un problema poiché incorporano i pregiudizi veicolati da questa lingua”. Da qui la necessità di sviluppare un modello “tricolore”, sulla scia di altri esempi, come ad esempio quello della Francia, con Mistral, o della Germania, con l’esperienza della startup Aleph Alpha. iGenius e Cineca, inoltre, vogliono andare oltre, superando il problema delle “allucinazioni” dell’IA, una tendenza inevitabile che produce informazioni errate. Attualmente il tasso di allucinazione di ChatGpt è il 3%, ma Shakra è certo di poterlo azzerare.

La sfida di iGenius è molto impegnativa per una start up che ha cominciato a sviluppare intelligenza artificiale dal 2016, partendo da Crystal, un prodotto che serve a facilitare la lettura e l’elaborazione dei dati aziendali. Nei prossimi mesi, si legge su Il Sole 24 Ore, saranno annunciati anche i nuovi soci che stanno appoggiando iGenius in questa impresa.

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