“Eventi come il Premio Innovazione Sicilia hanno un grandissimo valore: fare emergere quanto sia matura l’innovazione, ancora di più all’interno dei 7 Ambiti della Strategia S3, individuati come ambiti vocazionali della Sicilia”. Lo ha sottolineato Carmelo Frittitta, Dirigente Generale del Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Siciliana, nel dell’intervista realizzata a una settimana di distanza dalla seconda edizione del Premio Innovazione Sicilia. Nella stessa occasione, sono stati nostri ospiti anche Nicolò D’Amico e Mariano Frittitta, rispettivamente Founder & CEO e Co-Founder & Project Manager di Prismed che, con il progetto Copernico, hanno conquistato il Premio Assoluto.
“Dall’evento – ha sottolineato Carmelo Frittitta – sono uscite fuori delle interessanti riflessioni, anche in termini di manutenzione della Strategia S3: abbiamo, ad esempio, il settore Scienze della Vita che è stato probabilmente il più partecipato in termini di innovazione e che ha dimostrato una certa maturità”.
L’elevato numero di candidature pervenute per l’edizione 2024 del Premio Innovazione Sicilia ha dimostrato la grandissima vivacità del territorio, legata a doppio filo al tema delle risorse e degli investimenti da parte della pubblica amministrazione. È in questo contesto che la governance regionale incrocia quella comunitaria: “C’è un tema di destinazione delle risorse pubbliche che dipende da alcuni regolamenti comunitari particolarmente vincolanti e noi lo notiamo perché è da questo confronto continuo che abbiamo un sistema delle imprese“, ha sottolineato il Dirigente Generale.
“Occorre attivare delle misure che partano effettivamente dai bisogni delle imprese – ha aggiunto Frittitta – non sempre si possono far applicare scelte che a volte vengono dall’alto e da decisioni comunitarie ad un tessuto produttivo che risponde a logiche un po’ diverse, che possono essere industriali o di mercato. Bisogna fare molta attenzione a declinare queste politiche soprattutto sui territori e su un territorio fragile come quello della Sicilia“.
A breve, ha anticipato Frittitta, la Regione pubblicherà un bando per le infrastrutture di ricerca, rivolto principalmente ai centri di ricerca pubblici e privati, con una dotazione finanziaria considerevole, al fine di rafforzare non solo le infrastrutture, ma anche le linee pilota di sperimentazione ad altissima tecnologia. “Un’altra novità su cui stiamo riflettendo e che pensiamo di poter attuare il prossimo anno è un’avviso sugli acceleratori di impresa“, ha anticipato il Dirigente Generale.
E, ancora, “Stiamo chiudendo con il Ministero delle Imprese un accordo di programma per il cofinanziamento con risorse regionali della misura Smart&Start, una misura molto performante, che consentirà di finanziare le startup e le imprese innovative. Momenti come il Premio Innovazione Sicilia ci consentono anche di fare manutenzione al programma e di allinearlo sempre di più a quelle che sono le esigenze dei territori”.
La parola è poi passata a Nicolò D’Amico e Mariano Frittitta di Prismed, che hanno commentato con entusiasmo la partecipazione al Premio Innovazione Sicilia 2024: “Abbiamo portato a casa sicuramente un grandissimo senso di comunità, la voglia di far crescere l’ecosistema delle start up insieme. Personalmente, ci tengo a coinvolgere tutti i membri del nostro team, perché penso che poi sia effettivamente questo il punto, avere più start up, ma avere soprattutto più membri all’interno dei team”, ha detto D’Amico, che ha anche sottolineato il valore del percorso che ha condotto Prismed verso “questo trampolino di lancio che è stato il Premio“.
“Oggi – ha aggiunto Mariano Frittitta – siamo al Forum Risk Management di Arezzo, su un palcoscenico molto importante e questo ci permette anche di vivere il Premio Innovazione Sicilia come il posto in cui abbiamo dimostrato che è possibile fare innovazione in Sicilia: ci sono tante aziende che fanno innovazione ed è un grande orgoglio per noi vedere che tutto questo si può fare”.