Innovazione e tecnologie digitali sono al centro della rivoluzione copernicana del Sistema Salute in Sicilia. Ammonta a quasi 200 milioni di euro l’investimento previsto dall’amministrazione regionale per i “passi” digitali.
Le risorse per ricostruire la Sanità in Sicilia ci sono. Il jackpot complessivo ammonta a più di un miliardo e 650 milioni di euro. Su quella risorse la Regione ha tracciato un piano strategico, che si basa su due pilastri. Da un lato si fa conto sui fondi del Pnrr, il piano post covid finanziato con risorse europee, con la sua dotazione da oltre 900 milioni di euro, dall’altro i fondi statali per l’edilizia dal valore di 750 milioni.
L’impronta digitale viene reputata un passaggio necessario, per far sì che l’intera programmazione risulti coerente e concretamente efficiente. Del tesoretto che arriva da Bruxelles, più di 200 milioni sono destinati al settore digital, per sviluppare pilastri necessari come la telemedicina e il fascicolo sanitario elettronico. “Il pilastro che lega tutte queste realizzazioni è lo sviluppo di un sopporto Ict, digitalizzazione e informatizzazione dei processi” spiega Massimiliano Maisano, dirigente dell’Assessorato alla Salute della Regione siciliana. Per Maisano, l’innovazione è “ lo strumento attraverso il quale si da’ la continuità fra l’ospedale e il territorio. Fondamentale è il fascicolo sanitario elettronico che diventa il cardine per la raccolta dei dati per mettere a disposizione dei professionisti le informazioni che servono. L’indirizzo è puntare molto sulla telemedicina quale strumento per rendere equa e di qualità l’offerta su tutto il territorio, comprese isole minori e comunità montane. Stiamo adeguando anche gli altri interventi sulle tempistiche del Pnrr per garantire quella coerenza che è la mission indicata dall’assessore”.