Da Palermo l’onda degli innovatori del Legal Tech

La seconda edizione di Legal tech Island con investitori ed esperti

La scommessa è quella di creare una comunità di innovatori specializzata nel legal tech e di farlo partendo proprio da Palermo coinvolgendo professionisti ma anche Università e studenti. Una sfida che sembra mettersi sulla strada giusta per Manfredi Domina alla guida di Keplera, l’azienda nata a Palermo e che da due anni organizza il Legal Tech Island, la manifestazione realizzata in collaborazione con The Future Law School, un progetto con sede a Palermo che si propone di trasformare la formazione legale tradizionale.

Sabato 21 giugno al Maac la seconda edizione della manifestazione dove innovatori, investitori e avvocati si sono ritrovati per comprendere il futuro della consulenza legale e dei servizi che è diventato uno dei settori sui quali maggiormente si concentra l’attenzione degli investitori e dove si realizzano le operazioni finanziarie più importanti in un contesto di cambiamento della normativa altrettanto veloce.

Come conferma Federica Cardona, Senior Portfolio Manager di Zest Investments che ha partecipato alla tavola rotonda di Palermo dedicata agli investitori. “Ricerchiamo soluzioni che siano particolarmente mirate”, ha detto “per colmare gap innovativi delle aziende corporate o più strutturate”. Oggi il settore del legal tech è diventata “una verticale di una verticale”, ovvero un comparto iperspecializzato a cavallo tra l’IA e i servizi alle imprese.

E se l’innovazione va avanti serve anche fare un investimento nella formazione di quanti andranno ad usare questi strumenti come quelli dell’intelligenza artificiale che sono sempre più diffusi e paragonati alle grandi invenzioni come l’elettricità e l’energia elettrica o la stampa a caratteri mobili per la loro portata di innovazione. Questo quanto dice Carmelo Fontana, presidente di Airia, l’Associazione per la regolazione dell’intelligenza artificiale. “La priorità è quella di confrontarsi con queste tecnologie particolarmente trasformative”, spiega, “serve una alfabetizzazione delle aziende che adottano questi servizi ma anche dei clienti finali. Non solamente nel settore legale ma in tutto il comparto industriale che usa questi servizi”.

Da Palermo, dunque, un confronto a tutto campo sull’innovazione nei settori legali ma non solo. Con la terza edizione di Legal Tech Island già allo studio. “Abbiamo ricevuto tanti feedback nel corso di questa seconda edizione: il legal è un trend estremamente significativo e con l’avvento dell’intelligenza artificiale c’è ancora tanto da fare e gli investimenti saranno in quella direzione”, spiega Domina che ad inizio anno ha chiuso un round da 700 mila euro per la sua Keplera e che ogni anno porta a Palermo i rappresentanti del settore a confrontarsi su strategie e crescita.

“Vogliamo che legal Tech rappresenti per il territorio siciliano un punto di riferimento di innovazione”, ha aggiunto Claudio Luperto, fondatore di The Future Law School, un ecosistema di formazione e innovazione nato per supportare avvocati, studi legali e imprese nel processo di evoluzione digitale, “almeno una volta l’anno portare dei grandi player a Palermo a parlare di tecnologia, di cambiamento del mercato per noi è un grande motivo di orgoglio ma anche una grande responsabilità”.