Via al progetto Life Oil: l’extravergine d’oliva al centro di una nuova ricerca scientifica

È ufficialmente partito Life Oil, un progetto di rilevanza nazionale che pone sotto i riflettori l’Olio Extra Vergine di Oliva (EVOO) come oggetto di studio avanzato. L’iniziativa, guidata dal professor Riccardo Alessandro, docente di Biologia Applicata presso il Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università degli Studi di Palermo, punta a esplorare in profondità le proprietà nutrizionali e funzionali di quattro varietà monocultivar tipiche delle province abruzzesi: Intosso (Chieti), Tortiglione e Dritta (Teramo), Rustica (L’Aquila).

Tra scienza e territorio: un modello virtuoso di collaborazione

«Life Oil rappresenta un passo decisivo nella valorizzazione dei prodotti del territorio siciliano e abruzzese, coniugando ricerca scientifica di alto livello innovativo – spiegano il professor Riccardo Alessandro e la professoressa Assunta Pandolfi, docente dell’Università di Chieti e coordinatrice del progetto – siamo entusiasti di contribuire a migliorare la qualità e il valore nutrizionale dell’EVOO, offrendo al contempo nuove opportunità per il consumo consapevole e quindi lo sviluppo del settore agroalimentare regionale».

Il progetto si presenta dunque come un modello di integrazione tra ricerca accademica e valorizzazione territoriale, coinvolgendo attori scientifici e produttori locali, in un’ottica di innovazione sostenibile e impatto economico.

Tecnologie all’avanguardia per analisi avanzate

Cuore metodologico della ricerca è l’impiego di tecnologie biomediche d’avanguardia, come i modelli cellulari 2D e 3D e, soprattutto, l’innovativo sistema Organ-on-a-Chip. Questi strumenti permetteranno di profilare i composti bioattivi presenti negli oli MONO-EVOO e di valutarne l’attività biologica.

Un aspetto cruciale riguarderà la valutazione degli effetti delle pratiche agronomiche e tecnologiche sull’olio, per migliorarne le caratteristiche nutrizionali e salutistiche. Si tratta di un approccio integrato che collega biologia molecolare, agricoltura e innovazione alimentare.

Nuovi orizzonti di studi

Accanto agli oli monocultivar, il progetto esplorerà anche le potenzialità dei BLE-EVOO, gli oli EVOO aromatizzati al limone, concentrandosi in particolare sulla presenza delle vescicole extracellulari naturalmente contenute nel succo dell’agrume. Queste microscopiche strutture biologiche, già oggetto di studio da parte del team UniPa, potrebbero rivelare funzioni nutraceutiche e applicazioni innovative.

«Questa linea di ricerca – concludono il prof. Alessandro e la prof.ssa Pandolfi – si integra con l’obiettivo più ampio del progetto, volto alla valorizzazione delle varietà locali di EVOO anche attraverso lo sviluppo di un’etichettatura innovativa basata sull’analisi approfondita del prodotto al fine di promuovere maggiore trasparenza e competitività sul mercato. Ciò offrirà ai consumatori, produttori e leader di opinione nel campo della nutrizione strumenti chiari e utili per compiere scelte alimentari più consapevoli».

Il progetto mira quindi a fornire nuove chiavi interpretative del valore dell’EVOO, proponendo un modello di etichettatura scientifica, che potrebbe rappresentare un riferimento per le politiche di qualità alimentare a livello europeo.

Partenariato multidisciplinare tra università e aziende

A Life Oil partecipano docenti dell’Università di Palermo e dell’Università di Chieti, in collaborazione con aziende del settore olivicolo abruzzese. Tra i partner figurano l’Azienda Agricola Tommaso Masciantonio (Chieti), il Frantoio Montecchia (Teramo) e l’Azienda Agripeligna (L’Aquila), realtà che portano in dote esperienza produttiva e conoscenza del territorio.

Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività dello SPOKE5 “LIFELONG NUTRITION” (Università Federico II di Napoli), parte del programma di ricerca del Partenariato Esteso ONFOODS, sostenuto dal PNRR – Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3, Next Generation EU.