Dall’impianto di Augusta a Frontier: la startup Limenet selezionata per la rimozione della CO₂

Riconoscimento di portata internazionale per Limenet, startup italiana impegnata nella rimozione della CO₂. Frontier, il fondo creato da Stripe, Google, Shopify, Meta, McKinsey e supportato da migliaia di aziende tramite Stripe Climate, ha scelto di investire 500.000 dollari nella tecnologia sviluppata da Limenet. Un accordo per l’acquisto anticipato di soluzioni di Carbon Removal, che prevede l’eliminazione di 330 tonnellate di CO₂, equivalenti a circa 150 voli andata e ritorno tra Roma e New York.

Con questa operazione, Limenet diventa la prima azienda italiana – e solo la sesta in Europa – a entrare nel portafoglio di Frontier. È inoltre la seconda startup ocean-based europea selezionata dal fondo.

Una tecnologia che guarda al mare

Limenet ha sviluppato una tecnologia brevettata per la produzione di calce green, a zero emissioni, capace di rimuovere e stoccare permanentemente l’anidride carbonica. Il processo si basa sulla trasformazione della CO₂ in bicarbonati di calcio, che vengono poi immessi in mare, contribuendo così anche ad aumentare l’alcalinità dell’acqua e contrastare l’acidificazione degli oceani.

Limenet sta sviluppando un forno di calcinazione elettrico innovativo, che potrebbe rappresentare una svolta per scalare diversi approcci di rimozione della CO₂, inclusa l’alcalinizzazione degli oceani”, ha dichiarato Frauke Kracke, Science Lead di Frontier. “Il team ha dimostrato ottima capacità esecutiva, e siamo entusiasti del potenziale di questa tecnologia per decarbonizzare una catena di approvvigionamento strategica”.

Rigore scientifico e validazione ambientale

La selezione da parte di Frontier arriva dopo i risultati promettenti di due studi scientifici che confermano la sicurezza ecologica della tecnologia sviluppata da Limenet. Il primo, condotto nel 2024 a La Spezia con l’Università di Milano-Bicocca, ha rilevato che l’uso di soluzioni a pH equilibrato migliora la resilienza del fitoplancton in ambienti portuali, contribuendo al sequestro del carbonio.

Il secondo studio, realizzato con l’Istituto per le Risorse Biologiche e Biotecnologie Marine (IRBIM) del CNR di Messina, ha analizzato l’impatto delle acque trattate presso l’impianto pilota di Augusta su diversi organismi marini. I risultati preliminari, ottenuti attraverso test eco-tossicologici su batteri, crostacei, microalghe e mitili, indicano l’assenza di effetti negativi nelle concentrazioni esaminate. I dati completi saranno pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

Una visione che guarda al futuro

Fondata da Stefano Cappello (CEO), Giovanni Cappello (CTO) ed Enrico Noseda, Limenet è una delle poche startup al mondo a proporre un approccio ocean-based per la decarbonizzazione del settore della calce. “Siamo estremamente orgogliosi di vedere il nostro impegno riconosciuto da un attore così rilevante nel nostro settore”, ha dichiarato Stefano Cappello. “Questo traguardo rappresenta un passo fondamentale per la nostra azienda e un forte riscontro positivo del nostro approccio nel settore globale della rimozione di CO₂”.

L’azienda punta ora a diventare un riferimento mondiale nella cattura e stoccaggio della CO₂ tramite bicarbonati di calcio, contribuendo in modo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico e alla protezione degli ecosistemi marini.