Si chiama Museo Stazione 23 maggio, verrà realizzato nell’ex stazione di Capaci in provincia di Palermo: è un museo, interattivo e multimediale, promosso dall’associazione Capaci No Mafia e dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel, che punta alla creazione di uno spazio di fruizione culturale permanente, una “memoria viva” della strage del 23 maggio 1992.
Un viaggio tra i racconti, un’immersione nelle storie vissute dai testimoni. Un racconto con un linguaggio vivido e colorato di speranza e di rinascita. La rivalsa della bellezza dei luoghi, della determinazione e della forza della popolazione di questa città che vive e si impegna.
A Capaci, alle porte di Palermo, nasce “MuST23 – Museo Stazione 23 maggio”, uno spazio interattivo e multimediale ospitato nell’ex stazione ferroviaria, che punta a essere una “memoria viva” della strage del 1992 che costò la vita al giudice Falcone, alla moglie e a tre agenti della scorta.
La struttura nasce per iniziativa dell’associazione Capaci No Mafia ETS e dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel.
Invitalia ha sostenuto l’iniziativa con l’incentivo Cultura Crea 2.0, finanziando il primo step del progetto.
Altre istituzioni hanno contribuito alla creazione del museo: Rete Ferroviaria Italiana, Rai, Google Italia, Legacoop, Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e il Comune di Capaci.
Il progetto è stato presentato a Capaci il 22 maggio 2023, a Palazzo Conti Pilo, con una conferenza stampa a cui hanno partecipato i vari soggetti coinvolti.
Grazie a un primo finanziamento di Invitalia, MuST23 aprirà al pubblico a settembre 2023, ma sarà sempre aperto per lavori, come un progetto in divenire, con diverse fasi di realizzazione e il costante coinvolgimento della comunità.
Da oggi parte anche una campagna di crowdfunding che vuole confermare la natura di progetto partecipato e comunitario a partire dal sito www.must23.it.
“Invitalia – ha affermato Vittorio Fresa, responsabile dell’incentivo Cultura Crea – non poteva non essere presente in questo progetto. Il nostro supporto non è solo finanziario ma è un impegno concreto e partecipato anche per il futuro. Oggi verifichiamo quanto il nostro sostegno possa produrre risultati sul territorio e sulla crescita economica e sociale.”