Manus, l’AI che non chiede permesso: la rivoluzione autonoma dell’intelligenza artificiale

In un laboratorio di Shenzhen, in Cina, un gruppo di ingegneri software ha lanciato Manus, il primo agente AI completamente autonomo che non si limita a rispondere ai comandi umani, ma agisce in modo indipendente, prendendo decisioni e portando a termine compiti in modo autonomo.

Manus è stato sviluppato dalla startup cinese Manus AI, un attore relativamente giovane ma ambizioso, che ha deciso di fare un passo oltre le tradizionali interfacce AI. Con l’abilità di analizzare transazioni finanziarie, screening di candidati per lavori, organizzare viaggi, creare software e persino ricercare appartamenti in base a preferenze personali non dichiarate, Manus sta cercando di ridefinire cosa significhi lavorare con l’AI.

Un nuovo paradigma di collaborazione uomo-macchina

“Manus è un agente AI generale che collega pensieri e azioni”, ha affermato il team di sviluppo, descrivendo il suo prodotto. “Non si limita a pensare, ma fornisce risultati”. A differenza dei modelli di AI come ChatGPT o Google Gemini, che si limitano a rispondere a input specifici, Manus non aspetta ordini. È progettato per iniziare compiti autonomamente, valutare nuove informazioni e modificare dinamicamente il suo approccio. In sostanza, Manus è un’AI polimata digitale che gestisce compiti attraverso una serie di competenze che vanno dalla finanza all’assistenza personale.

Questo approccio lo distingue dai tradizionali sistemi basati su AI, che operano solo in base a comandi diretti. Manus, invece, è in grado di analizzare i curriculum, cercare appartamenti adattandosi a vari parametri (come il budget, la sicurezza del quartiere e le previsioni meteo) e persino fare transazioni finanziarie o programmare videogiochi, tutto in modo autonomo, senza bisogno di un intervento umano costante.

La struttura del sistema multi-agente

Il cuore di Manus risiede nel suo sistema multi-agente. Invece di fare affidamento su un singolo modello neurale, infatti, Manus funziona come un esecutivo che gestisce una squadra di agenti specializzati. Ogni volta che viene assegnato un compito complesso, Manus divide il problema in componenti più piccoli, assegnandoli agli agenti più adatti. Questo processo consente a Manus di affrontare flussi di lavoro complessi che in passato richiedevano l’uso combinato di più strumenti di AI. Il risultato è una piattaforma che non solo sostituisce il lavoro umano, ma lo fa con una velocità e precisione che non possono essere raggiunte facilmente dagli esseri umani.

Inoltre, Manus funziona in modalità cloud asincrona, il che significa che esegue le sue attività in background senza la necessità di un intervento umano attivo. Quando un compito è completato, l’utente viene avvisato, evitando il micromanagement. Si tratta di un sistema che agisce come un assistente invisibile, che può essere paragonato a un dipendente iperefficiente che non si stanca mai e che lavora senza la necessità di supervisioni.

La risposta della comunità e le prime critiche

Nonostante l’entusiasmo che ha circondato il lancio, Manus ha incontrato anche alcune critiche da parte degli utenti che lo hanno testato. Diversi utenti hanno segnalato messaggi di errore e una certa mancanza di informazioni facilmente reperibili. Mentre la startup cinese ha creato un server Discord che ha rapidamente raggiunto oltre 138.000 membri, alcune difficoltà tecniche sono emerse, e molti si aspettavano che Manus avesse l’effetto dirompente che ha avuto DeepSeek, l’AI cinese lanciata nel gennaio 2025, che ha generato forti reazioni sui mercati finanziari.

Tuttavia, la comunità globale di AI sta guardando con attenzione ai progressi di questo nuovo modello. “Manus non è solo un altro flusso di lavoro AI”, ha spiegato Yichao Peak Ji, uno dei ricercatori di Manus, “è un agente completamente autonomo che chiude il divario tra concezione ed esecuzione. Lo consideriamo il prossimo paradigma della collaborazione uomo-macchina“.

Manus e il futuro dell’intelligenza artificiale autonoma

Con il suo approccio open source, Manus sta facendo il possibile per rivoluzionare non solo la sua specifica area di utilizzo, ma il concetto stesso di AI. Con il supporto di una combinazione di modelli AI avanzati, tra cui Claude di Anthropic e Qwen di Alibaba, la startup ha già dimostrato il potenziale di Manus come piattaforma di lavoro e vita quotidiana. La vera domanda ora è: come si evolverà Manus nei prossimi mesi e quali impatti avrà sulla competizione tra est e ovest nel settore tecnologico?

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