Meta AI, l’app che sfida ChatGPT con personalizzazione e voce

Meta ha fatto un passo audace nel competitivo panorama dell’intelligenza artificiale con il lancio della sua app Meta AI, annunciata il 29 aprile durante la prima edizione di LlamaCon, la conferenza per sviluppatori tenutasi a Menlo Park, in California.

Alimentata dal nuovo modello linguistico Llama 4, l’app si presenta come un assistente iper-personalizzato, progettato per integrarsi perfettamente con l’ecosistema di piattaforme Meta, tra cui WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger.

Con funzionalità avanzate come la modalità vocale, la generazione di immagini e un innovativo feed Discover, Meta AI si posiziona come un diretto concorrente di ChatGPT di OpenAI, puntando a ridefinire l’interazione tra utenti e intelligenza artificiale.

Personalizzazione al centro dell’esperienza

Ciò che distingue Meta AI dai competitor come ChatGPT, Google Gemini o Grok di xAI è la sua capacità di offrire risposte altamente personalizzate. L’app sfrutta i dati che gli utenti hanno già scelto di condividere su Facebook e Instagram, come profili, preferenze e interazioni con i contenuti. “Meta AI può attingere alle informazioni che hai già deciso di condividere sui nostri prodotti”, ha dichiarato un portavoce di Meta, sottolineando come questa integrazione consenta risposte più rilevanti e contestualizzate.

Per esempio, un utente che ama viaggiare e imparare nuove lingue può istruire Meta AI a ricordare queste preferenze, ricevendo suggerimenti su destinazioni o corsi di lingua personalizzati. Questa funzione è attualmente disponibile solo negli Stati Uniti e in Canada, dove gli utenti che collegano i loro account Facebook e Instagram tramite il Meta Accounts Center possono beneficiare di un’esperienza ancora più approfondita. La privacy rimane una priorità: Meta garantisce che i dati utilizzati sono solo quelli esplicitamente condivisi, con opzioni per gestire ciò che l’AI può ricordare.

Il feed Discover: l’AI incontra i social

Una delle caratteristiche più innovative di Meta AI è il feed Discover, un elemento che riflette il DNA social dell’azienda. Questo feed consente agli utenti di esplorare e condividere i contenuti generati dall’AI, come immagini, emoji o prompt creativi, promuovendo un’interazione comunitaria. “È un luogo per condividere ed esplorare come gli altri stanno usando l’AI”, ha spiegato Meta, evidenziando che i prompt condivisi possono essere “remixati” per creare esperienze personalizzate. Nessuna conversazione privata viene condivisa senza il consenso esplicito dell’utente, garantendo un equilibrio tra socialità e privacy.

Questo approccio non solo “demistifica l’intelligenza artificiale”, come dichiarato da Meta, ma anticipa una tendenza più ampia: l’integrazione tra AI e piattaforme social. Sebbene Meta abbia battuto sul tempo OpenAI, che secondo indiscrezioni starebbe sviluppando un feed social per ChatGPT, l’industria sembra convergere verso un modello in cui l’AI diventa parte integrante delle dinamiche sociali online. Anche X di Elon Musk ha già integrato il suo assistente Grok in modo simile, suggerendo che il futuro dell’AI potrebbe essere intrinsecamente sociale.

Modalità vocale: conversazioni più naturali

La modalità vocale di Meta AI è un altro punto di forza, progettata per rendere le interazioni più naturali e conversationali. Utilizzando la tecnologia full-duplex, l’app consente a utenti e assistente di parlare simultaneamente, con un flusso che imita una conversazione umana. Disponibile in versione beta negli Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, questa modalità offre “un’anteprima del futuro”, secondo Meta, anche se attualmente non supporta l’accesso a informazioni in tempo reale dal web.

Durante una dimostrazione, la modalità full-duplex ha mostrato una personalità più marcata rispetto alla versione standard, con risposte rapide e un tono dinamico. Sebbene non ancora perfetta—Meta riconosce che potrebbero esserci glitch—questa funzione compete direttamente con la modalità vocale avanzata di ChatGPT, ponendo le basi per un’evoluzione dell’interazione vocale con l’AI.

Integrazione con l’ecosistema Meta

Meta AI non è limitata alla nuova app standalone. L’assistente è già integrato in WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger, dove ha raggiunto quasi un miliardo di utenti attraverso funzionalità come la barra di ricerca di Instagram o i messaggi diretti. “La maggior parte degli utenti continuerà a interagire con Meta AI tramite le nostre app esistenti”, ha dichiarato Connor Hayes, portavoce di Meta, sottolineando che l’app standalone è pensata per offrire un’esperienza più intuitiva e focalizzata.

Un’integrazione particolarmente interessante è con gli occhiali intelligenti Ray-Ban Meta. L’app Meta AI sostituisce la precedente Meta View, consentendo agli utenti di gestire i propri occhiali e continuare le conversazioni iniziate tramite il dispositivo indossabile.

Llama 4: il motore dietro Meta AI

L’app Meta AI è alimentata da Llama 4, l’ultima iterazione del modello linguistico open-source di Meta, composto da due varianti: Llama 4 Scout e Llama 4 Maverick. Presentati il 5 aprile scorso, questi modelli sono stati ottimizzati per offrire prestazioni superiori in compiti come codifica, ragionamento, supporto multilingue e gestione di contesti lunghi. Secondo Meta, Llama 4 Maverick supera GPT-4o di OpenAI in diversi benchmark, posizionandosi al secondo posto nella classifica LMarena, dietro solo a Gemini 2.5 Pro di Google.

“Llama 4 è progettato per bilanciare efficienza, intelligenza e accessibilità”, ha dichiarato il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, in un’intervista con il podcaster Dwarkesh Patel. L’approccio open-source consente agli sviluppatori di personalizzare il modello, distinguendo Meta dai competitor con modelli chiusi come OpenAI. Tuttavia, Meta ha dovuto affrontare sfide durante lo sviluppo, ritardando il lancio di Llama 4 per migliorarne le capacità di ragionamento e conversazione vocale.

Meta AI nel panorama competitivo

Con circa 700 milioni di utenti attivi mensili a partire da aprile 2025, Meta AI sta rapidamente guadagnando terreno rispetto a competitor come ChatGPT, che conta 400 milioni di utenti attivi settimanali. Zuckerberg prevede che Meta AI diventerà l’assistente più utilizzato al mondo entro la fine del 2025, superando il miliardo di utenti.

Tuttavia, la competizione è feroce. OpenAI ha recentemente raccolto 40 miliardi di dollari in finanziamenti, mentre xAI di Elon Musk beneficia delle risorse del supercomputer di Memphis. Google e Anthropic continuano a innovare con Gemini e Claude, rispettivamente. Meta risponde con un’offerta gratuita e accessibile, senza restrizioni significative per gli utenti non paganti, a differenza di OpenAI, che limita l’accesso ai suoi modelli più recenti.

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