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La scommessa di Microsoft sulla formazione e l’AI, spazio anche per il Sud

L’IA generativa come sistema per recuperare quote di valore aggiunto che si perderanno in Italia a causa del calo demografico: una stima di circa 3,7 milioni di persone nel 2040. La ricetta è stata presentata da Matteo Mille, responsabile investimenti di Microsoft che ha partecipato al Sud Innovation Summit di Messina. Partendo da una considerazione: l’IA generativa è uno strumento che è utile a tutti (un general purpose tool) e può avere un impatto al pari dell’invenzione della stampa e dell’elettricità “che hanno stravolto il modo di distribuire conoscenza e di automatizzare certi processi”, ha spiegato Mille. 

Recupero della competitività

Secondo uno studio di TEHA Group e Microsoft Italia citato nel corso dell’intervento l’Ai generativa può migliorare la produttività e il benessere sociale, anche a fronte della carenza di talenti e dell’invecchiamento della popolazione. L’Italia potrebbe perdere circa 3,7 milioni di lavoratori entro il 2040, il numero di persone che si prevede lascerà la forza lavoro, con un conseguente impatto sul PIL nazionale di 267,8 miliardi di euro rispetto all’attuale livello di produttività. Le nuove tecnologie consentiranno di mantenere lo stesso livello di benessere economico.

Per lo studio, inoltre, il 63% degli imprenditori italiani riconosce una mancanza di competenze di AI generativa. “Tuttavia, un’adozione pervasiva di questa tecnologia potrebbe aumentare il PIL annuo dell’Italia fino a 312 miliardi di euro nei prossimi 15 anni, pari al 18,2%. Di questi, uno dei settori strategici dell’economia italiana – le PMI e le imprese del Made in Italy – potrebbe beneficiare di un aumento di 122 miliardi di euro di valore aggiunto”, ha spiegato Mille. 

Investimenti da 4,3 mld in due anni in Italia, occhio al Sud.

Ma manca ancora qualcosa: “noi siamo creativi ma ci manca ancora la competenze e le capacità di comprendere cosa possiamo fare con l’IA generativa”, ha aggiunto il manager. In questo scenario, Microsoft e i suoi partner, attraverso la National Skilling Initiative, introdurranno nuovi programmi di formazione per qualificare più di 1 milione di persone in Italia entro la fine del 2025, incentrati sulla fluidità dell’intelligenza artificiale, sulle competenze tecniche dell’AI, sulla trasformazione del business e sulla promozione di uno sviluppo sicuro e responsabile di questa tecnologia.

Attraverso la collaborazione con un’ampia rete di partner di servizi di formazione certificati Microsoft, partner industriali, università, organizzazioni no-profit, istituzioni governative e associazioni, Microsoft avvierà iniziative di skilling per professionisti e studenti in tutta Italia, anche nelle comunità svantaggiate. Il progetto fa parte di un programma di investimenti da 4,3 miliardi annunciato da poco per espandere la sua infrastruttura di data center hyperscale cloud e di Intelligenza Artificiale. Con questo investimento, la Cloud Region ItalyNorth diventerà una delle più grandi Regioni data center di Microsoft nel continente e svolgerà un ruolo cruciale nel soddisfare i requisiti europei di Data Boundary. E potrebbe esserci spazio anche per la Sicilia dal momento che fungerà da hub di dati chiave per il Mediterraneo e il Nord Africa. 

Antonio Giordano