Dal digitale al reale, ma sempre nel segno dell’innovazione. E’ questa la strada percorsa da Millesuoli.it, la prima enoteca digitale interamente dedicata al mondo del vino siciliano, che adesso “atterra” sul mondo reale con la prima enoteca fisica del brand, a Caltanissetta. Millesuoli nasce per raccontare il meglio del patrimonio vitivinicolo siciliana, l’enoteca “fisica”, invece, è un vero e proprio spin off del progetto: una vetrina en plein air estesa anche alle migliori produzioni dell’agroalimentare siciliano. Il progetto digitale è stato avviato da due amici ingegneri con la passione per il vino, Cristian Catalano e Giuseppe Bonanno
L’enoteca nel cuore del centro della Sicilia, “parte con un progetto che si inserisce in quello più ampio di Millesuoli online – spiegano dalla company – e si tratta di uno spin-off che dà fisicità alla nostra idea, concretizza ciò che già è una realtà di ampia portata sul web”.
A Caltanissetta, per la prima insegna Millesuoli, Cristian Catalano e Giuseppe Bonanno condividono il progetto con un terzo socio e un amministratore, rispettivamente Antonio Villa e Loredana Ragolia. Oltre a trovare i vini di più di 300 cantine siciliane, da Millesuoli è possibile degustare taglieri di salumi, formaggi e verdure: tutto rigorosamente siciliano. La selezione è accurata e la scelta ricade soprattutto su Presidi Slow Food. I salumi, le verdure e le confetture provengono da diverse province dell’isola, da Trapani ai Nebrodi, proprio per assecondare la filosofia Millesuoli. Per fare alcuni esempi, si possono trovare, per iniziare, le mandorle Corrente tostate e salate di Nama ad Avola, le olive verdi di Nocellara dell’Etna condite della Rizzo Conserve di Caltanissetta, il pane e i lievitati del Panificio Amico- Pane d’autore di Caltanissetta. Il menù cambia continuamente per far scoprire le piccole produzioni, nel rispetto del territorio e per sostenere chi con passione si impegna per fornire cibo di qualità nell’ottica della sostenibilità ambientale. Si spazia, per citare qualcosa, dalle confetture della piana di Catania ai salumi dei Nebrodi, di Trapani e di Chiaramonte Gulgi, senza dimenticare prodotti caseari come la Tuma persa, il Maiorchino, il Piacentino Ennese e la Vastedda del Belìce.
Tante le referenze già presenti nella selezione Millesuoli con più di 300 cantine. C’è l’Etna con le sue innumerevoli sfaccettature, i suoi versanti e le sue contrade: un vero e proprio scrigno da aprire andando su per “A Muntagna” tra le sciare e scendendo in profondità dei suoli di matrice vulcanica. C’è l’entroterra agrigentino, ci sono i vini del messinese, meno conosciuti; quelli dell’unica Docg siciliana, Cerasuolo di Vittoria; quelli delle piccole Doc, e ancora delle isole minori, dalle Egadi fino alle Eolie, passando per Ustica e Pantelleria. Ci sono i vini più estremi, da viticoltura eroica, quelli che fanno parte di piccolissime produzioni, molto difficili da scovare; i vini vegani che raccontano semplicemente una filosofia produttiva a cui dar voce; i rosati di Sicilia nati da diversi vitigni, territori e stili produttivi; le bollicine e infine i vini dolci.
All’interno di Millesuoli, l’ambiente è elegante e raffinato. E, coerente al modus operandi, le maestranze che hanno collaborato alla realizzazione dell’enoteca, degli arredi e degli accessori sono tutte siciliane. “In pochi mesi sono accadute tante cose – dice Catalano – e tante altre ne accadranno. La nostra è una start up in continua evoluzione. Dal mese di gennaio organizzeremo incontri tematici con cantine e anche corsi di avvicinamento al vino, perché il nostro desiderio è quello di far innamorare sempre più i consumatori della Sicilia del vino”.