Neuromarketing per rilanciare i formaggi siciliani, ecco il progetto di Corfilac

Per rivoluzionare l’immagine delle produzioni casearie tradizionali della Sicilia, adesso ci si affida alla neuroscienza applicata al marketing. L’idea ruota attorno a un progetto dal nome ambizioso, “Pcts Neuromarketing, ed è stata portata avanti da un gruppo di produttori del settore e da Corfilac, il Consorzio per la Ricerca nel settore della Filiera Lattiero Casearia e dell’agroalimentare costituito nel 1996, con sede a Ragusa.

Corfilac è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico e ne sono soci l’ Assessorato Regionale dell’Agricoltura della Regione siciliana, l’Università di Catania, il Comune di Ragusa e la società cooperativa Progetto Natura. Le attività del Corfilac sono finalizzate alla ricerca applicata nei settori lattiero-caseario ed agroalimentare a livello regionale, nazionale ed internazionale.

Affrontare il tema del neuromarketing, dunque, rientra a pieno titolo tra le mission del Consorzio che ha presentato, insieme ai produttori il progetto, che è stato finanziato con i fondi per l’innovazione del Psr Sicilia.

A cosa serve la neuroscienza per il marketing?

Le neuroscienze applicate al marketing aiutano a capire come il nostro sguardo reagisce a una determinata immagine, servono a scoprire il flusso di azioni che vengono svolte all’interno di un sito web o semplicemente riescono a calcolare il tempo che i consumatori impiegano per leggere una determinata etichetta. Sono tutti dati utili che, studiati tramite competenze multidisciplinari, dal marketing alla psicologia passando anche per la bioingegneria, riescono a trarre interessanti conclusioni di neuromarketing sfruttando le emozioni all’interno del marketing e del mondo della pubblicità.

La partnership con il BrainLab

In realtà, proprio Corfilac da più di due anni ha aperto la strada delle neuroscienze applicate al marketing. Dal 2022, infatti, il consorzio ragusano opera in sinergia con il BrainLab Neuromarketing Research Center dell’Università Iulm di Milano.  a ricerche comuni e a progetti di collaborazione unici nel loro genere in quanto vi sarà la possibilità di avere dati neuroscientifici comparabili provenienti dai due centri di ricerca presenti in due aree distinte del territorio nazionale.

Il progetto Pcts Neuromarketing

Pcts Neuromarketing ha come  obiettivo principale rivoluzionare l’immagine delle produzioni casearie tradizionali siciliane, rispettandone l’identità storica ed i legami con la civiltà contadina. La novità consiste nell’applicare modelli ipermoderni come l’innovative branding Identity, la revisione del packaging, un nuovo storytelling e delle”etichette parlanti”. Prima di realizzare questi servizi, però, si applicheranno le tecniche innovative di neuromarketing per la conoscenza dei comportamenti dei consumatori, proprio per definire le più corrette strategie di comunicazione e marketing anche tramite la formazione di giovani e donne per generare nuovi “mestieri” al servizio del Mondo Rurale.

I formaggi siciliani: buoni e fanno bene ma hanno un posizionamento sbagliato

La decisione di procedere in questa direzione dipende dall’analisi di ricerche che nell’ultimo ventennio hanno avuto come oggetto di studio le produzioni casearie tradizionali siciliane. Gli studi erano finalizzati a razionalizzare ed ottimizzare i sistemi di trasformazione casearie, a caratterizzare i sistemi produttivi ecosostenibili ad alta biodiversità (micro-climi, pascoli ricchi di essenze foraggere spontanee tipiche di ogni territorio, la prevalenza di razze autoctone, l’uso di latte intero crudo, senza il ricorso a starter culture alloctone, l’uso di utensili in legno, ricchi di biofilm filo-caseari autoctoni, i luoghi di stagionatura tradizionali). Molte ricerche hanno inoltre contribuito a caratterizzare le proprietà organolettiche, nutrizionali, sensoriali ed aromatiche. Recentemente particolare attenzione è stata riservata anche alle proprietà salutistiche, fortemente correlate ai sistemi produttivi estensivi naturali.

In sintesi, quegli studi dimostrano che le produzioni casearie tradizionali della  nostra regione sono di alta qualità e con una sicurezza alimentare verso i consumatori certamente non inferiore ai prodotti industriali.

 A fronte di questo, è sempre mancato un adeguato posizionamento nei mercati, che restano prevalentemente locali non in grado di competere nei mercati globali. Così si è deciso di provare la strada del neuromarketing.

Il progetto prevede le seguenti azioni, oltre alle attività di gestione e comunicazione:

  • – Rapporti con i territori di provenienza dei partner;
  • – Formazione dei produttori partner su tecniche di stagionatura e preparazione prodotti per la vendita;
  • – Azioni per lo sviluppo di contenuti marketing strategy.

 Le attività da svolgere sono:

  • – Analisi di neuromarketing sul lato comunicativo dei prodotti siciliani;
  • – Sviluppo di modelli innovativi per la valorizzazione delle Produzioni Casearie Tradizionali Siciliane;
  • – Formazione di Giovani e Donne del Mondo Rurale e con una Scuola di Marketing;
  • – Rivoluzionare l’immagine dei prodotti, nel rispetto dell’identità storica, e della Civiltà Contadina.

Le attività del progetto da parte dell’area marketing del CoRFiLaC hanno portato alla stesura di un vademecum sullo stato dell’arte sui drivers dei consumatori italiani e successivamente con un focus sulla categoria dei prodotti caseari siciliani. All’interno dello stesso vademecum troviamo un’analisi della comunicazione dei prodotti caseari tradizionali siciliani oggetto di ricerca del progetto, analizzandone le origini, la comunicazione online e social ed il packaging. Sono state fatte delle neuromappe dei siti dei consorzi per analizzarne l’impatto emotivo e persuasivo sui consumatori. Infine sono state stilate delle linee guida per la creazione di un piano comunicativo e la costruzione di packaging innovativi e comunicativamente persuasivi.