ChatGPT diventa social: OpenAI punta a rivoluzionare i social
News - 17/04/2025
di Redazione
OpenAI, l’azienda pioniera dietro ChatGPT, sta esplorando un progetto ambizioso che potrebbe ridefinire il settore dei social media. Secondo fonti autorevoli, l’azienda sta sviluppando un social network simile a X, con un prototipo interno che sfrutta le capacità di generazione di immagini di ChatGPT e integra un feed social.
Un prototipo AI-driven per contenuti virali
Il cuore del progetto è un prototipo interno che combina le avanzate funzionalità di generazione di immagini di ChatGPT con un’interfaccia di feed social, simile a quella di X. Le fonti riportano che il CEO di OpenAI, Sam Altman, sta attivamente cercando feedback esterni per affinare il concept, indicando un approccio cauto ma determinato. “Il prototipo si concentra sulla capacità di ChatGPT di creare immagini accattivanti, come illustrazioni in stile anime che hanno già conquistato il pubblico su X,” ha rivelato una fonte vicina al progetto.
Non è ancora chiaro se il social network sarà lanciato come un’app standalone o integrato direttamente nell’ecosistema di ChatGPT, che a marzo 2025 è diventata l’app più scaricata al mondo. Tuttavia, l’obiettivo sembra essere quello di sfruttare l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a creare contenuti più coinvolgenti, ispirandosi in parte al successo di Grok, l’AI di xAI integrata in X, nota per generare tweet virali.
La rivalità Altman-Musk si intensifica
Questo progetto arriva in un momento di alta tensione tra Sam Altman ed Elon Musk, ex co-fondatore di OpenAI. La rivalità tra i due si è acuita a febbraio 2025, quando Musk ha fatto un’offerta non richiesta di 97,4 miliardi di dollari per acquisire OpenAI, prontamente respinta da Altman con una battuta: “No grazie, ma compreremo Twitter per 9,74 miliardi se vuoi”. Questo scambio pubblico, avvenuto su X, ha messo in luce il contrasto tra le visioni dei due leader tecnologici.
Musk, che ha lasciato OpenAI nel 2018 per divergenze sulla direzione dell’azienda, ha criticato Altman per aver trasformato OpenAI da un’organizzazione no-profit in un’entità a scopo di lucro, accusandolo di tradire la missione originale di sviluppare AI per il bene dell’umanità.
Competizione con Meta e il potere dei dati
Oltre a sfidare X, il progetto di OpenAI la pone in rotta di collisione con Meta, che starebbe sviluppando un’app AI standalone con un feed social. In febbraio, quando sono emerse indiscrezioni sui piani di Meta, Altman ha risposto su X con un commento ironico: “Ok, magari faremo un’app social”. Questo suggerisce che la decisione di OpenAI potrebbe essere una reazione diretta alla concorrenza.
Un social network proprietario offrirebbe a OpenAI un vantaggio cruciale: l’accesso a dati utente in tempo reale, un elemento che X e Meta utilizzano per addestrare i loro modelli AI, come Grok e Llama. “L’integrazione di Grok con X ha reso tutti gelosi”, ha commentato un ricercatore di un altro laboratorio AI, sottolineando come la capacità di generare contenuti virali sia diventata un punto di forza competitivo. Un social network di OpenAI potrebbe creare un circolo virtuoso, migliorando i suoi modelli AI e rafforzando il coinvolgimento degli utenti.
Un successo virale come catalizzatore
Il progetto sembra essere stato ispirato dal successo della nuova funzione di generazione di immagini di ChatGPT, lanciata nel marzo scorso. Questa funzionalità, che consente di creare diagrammi, loghi e immagini in stile Studio Ghibli, ha generato un’ondata di contenuti virali su X e altre piattaforme. Persino Sam Altman ha aggiornato la sua foto profilo su X con un’immagine generata dall’AI, commentando: “È super divertente vedere quanto le persone amino le immagini, ma i nostri GPU stanno fondendo”. L’eccessiva domanda, tra l’altro, ha costretto OpenAI a limitare temporaneamente l’uso della funzione, evidenziando il potenziale di un social network basato su questa tecnologia.
Sfide legali e critiche
Nonostante l’entusiasmo, il progetto non è privo di ostacoli. OpenAI è attualmente coinvolta in una disputa legale con Musk, che ha intentato causa nel 2024, accusando l’azienda di aver abbandonato la sua missione no-profit. OpenAI ha risposto con una contro-causa, definendo le azioni di Musk come “tattiche in malafede” per rallentare la sua crescita. Le due parti si preparano per un processo con giuria nella primavera del 2026, che potrebbe influenzare il futuro del progetto.
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