Studia Insieme: la nuova funzione di ChatGPT che trasforma l’AI in un tutor
News - 08/07/2025
di Redazione
OpenAI, l’azienda dietro il celebre chatbot ChatGPT, sta sperimentando una nuova funzione chiamata Studia Insieme (Study Together), progettata per trasformare il modo in cui gli studenti apprendono e si preparano agli esami.
Avvistata per la prima volta a maggio 2025 e ora visibile nell’elenco a discesa degli strumenti per alcuni abbonati, questa modalità promette di rendere l’intelligenza artificiale un alleato più attivo nell’educazione, spostando l’attenzione da risposte immediate a un apprendimento interattivo e coinvolgente. Sebbene non ancora pienamente operativa, la funzione ha già suscitato grande curiosità per il suo potenziale di rivoluzionare il panorama educativo.
Un approccio innovativo all’apprendimento
A differenza del tradizionale comportamento di ChatGPT, che fornisce risposte dirette alle domande degli utenti, Studia Insieme adotta un approccio pedagogico ispirato al metodo socratico. Invece di offrire soluzioni immediate, il chatbot pone domande agli studenti, li guida attraverso esercizi personalizzati e propone quiz su misura per stimolare il pensiero critico. Secondo i primi rapporti, questa modalità si comporta come un tutor paziente, incoraggiando gli utenti a ragionare e approfondire i contenuti piuttosto che limitarsi a memorizzare risposte. Alcuni utenti hanno paragonato questa funzione a LearnLM di Google, un progetto simile che utilizza l’AI per favorire un apprendimento attivo. L’obiettivo è rendere ChatGPT uno strumento che non solo informa, ma educa in modo strutturato.
Un antidoto contro l’uso improprio dell’AI
L’introduzione di Studia Insieme arriva in un momento in cui ChatGPT è al centro di dibattiti sull’uso dell’intelligenza artificiale in ambito educativo. Se da un lato il chatbot è diventato un valido supporto per insegnanti, che lo utilizzano per creare piani di lezione, e per studenti, che lo vedono come un tutor virtuale, dall’altro ha sollevato preoccupazioni per il suo potenziale nel facilitare scorrettezze accademiche, come la redazione automatica di saggi o la risoluzione di compiti. Alcuni critici hanno persino sostenuto che l’AI stia “minando” l’istruzione superiore. Con questa nuova funzione, OpenAI sembra voler rispondere a tali critiche, promuovendo un uso più etico e costruttivo della tecnologia, che spinga gli studenti a impegnarsi attivamente anziché cercare scorciatoie.
Verso un apprendimento collaborativo?
Una delle ipotesi più intriganti su Studia Insieme è la possibilità che consenta a più utenti di partecipare a una sessione di studio condivisa, trasformando ChatGPT in una sorta di aula virtuale. Sebbene OpenAI non abbia ancora confermato questa caratteristica, gli osservatori speculano che la funzione potrebbe evolversi per supportare gruppi di studenti, permettendo loro di collaborare in tempo reale sotto la guida dell’AI. Questo approccio non solo renderebbe l’apprendimento più interattivo, ma potrebbe anche rispondere alla crescente domanda di strumenti educativi collaborativi, specialmente in un’epoca in cui lo studio a distanza è sempre più diffuso.
Dettagli e disponibilità ancora incerti
Al momento, Studia Insieme è disponibile solo per un numero limitato di utenti, probabilmente abbonati a ChatGPT Plus, e non è ancora pienamente funzionale. OpenAI non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo alla data di lancio o ai requisiti di accesso. Quando interrogato sulla funzione, ChatGPT stesso ha risposto: “OpenAI non ha annunciato ufficialmente quando o se Studia Insieme sarà disponibile per tutti gli utenti, né se richiederà un abbonamento a ChatGPT Plus”.