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Pichetto Fratin, “Intelligenza artificiale driver fondamentale per transizione ecologica”

“L’innovazione e l’intelligenza artificiale sono due driver fondamentali per la transizione green”. Per Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, il green deal non diverrà mai realtà senza gli applicativi e le competenze che vengono dal mondo dell’innovazione digitale. A Palermo per il convegno “Risorsa Mare“, organizzato da European House Ambrosetti, il responsabile dell’ambiente del Governo guidato da Giorgia Meloni ha anche spiegato che Intelligenza artificiale vuol dire fare le cose meglio, in maniera più sicura e con obiettivi concreti.

“Capacità di innovazione è tradizione italiana”

Pichetto Fratin ha più volte sottolineato in questi mesi la necessità di una svolta innovativa per l’ambiente: “Per attuare la transizione ecologica, per conquistare l’autonomia energetica, per poter essere protagonista del futuro l’Italia deve puntare su uno dei suoi driver storici: la capacità di innovazione. Siamo il Paese di Enrico Fermi, un Paese di innovazione: dobbiamo sfruttare questa caratteristica anche per affrontare i cambiamenti del futuro, tra cui quello del sistema dell’energia”.

Ogni strategia, ricorda ancora il ministro, deve essere pensata rispetto a “un equilibrio tra necessità impellenti e possibilità future, senza dimenticare l’equilibrio dei territori, sia sociale, sia economico”.

Il ministro non s’è sottratto al confronto sul tema dei campi energetici marini offshore. Ed ha chiarito la posizione del governo rispetto ai grandi impianti: “quando parliamo di grande off shore è evidente che  pensiamo ad impianti che debbano essere a notevole distanza dalla costa. E’ previsto un decreto in tal senso, con l’obiettivo di identificare due grandi aree a attrezzare due porti a livello nazionale. E’ probabile che uno di questi due porti sia in Sicilia. Si tratta di un grandissimo investimento”.

Il ministro dell’Ambiente ha anche fatto il punto sul livello di approvvigionamento energetico alla luce delle tensioni geopolitiche. “Come livello di stoccaggio non abbiamo problemi, siamo al livello massimo. Il nostro Paese è molto legato al gas. La questione da valutare, quindi, è proprio relativa alla crisi in Ucraina, perché la chiusura della pipeline di collegamento potrebbe avere effetti di carattere speculativo”.

Piero Messina