Editoriale

I leoni da tastiera anche nel mondo dell’innovazione

I social media sono veramente strani. Prendete per esempio Linkedin, frequentato da professionisti, imprenditori, gente che ha studiato. E’ uno strumento utile e interessante: ci trovi, spesso, gente intelligente. E mai ti aspetteresti che fosse frequentato da leoni da tastiera, da gente che usa la scrittura come una clava e pensa di essere tenutaria di verità dogmatiche e indiscutibili.  Così Linkedin che vuole essere terreno di confronto di alto profilo si trasforma nel muro dei lamenti.  

Le polemiche sul premio innovazione Sicilia

C’è, per dire, un dibattito attorno al Premio Innovazione Sicilia, che è una iniziativa dal punto di vista di chi l’ha pensato, non solo utile ma di prospettiva, che è riuscito a coinvolgere non i soliti quattro startupper che partecipano a tutti premi, che sono fighi, che sono belli e si guardano spesso allo specchio per confermare la maestosità del loro narcisismo. Il Premio Innovazione Sicilia ha coinvolto tutti coloro che hanno in animo l’innovazione intesa nella sua molteplicità, nelle mille sfaccettature, anche i produttori di creme per la pelle: l’innovazione risponde a una necessità e quando è capace di farlo è una fortuna per la società e per l’imprenditore che può avere successo.

A chi appartiene l’innovazione

Ci sono piccoli artigiani diventati grandi imprenditori per avere avuto una piccola intuizione innovativa in quello che fanno e ora si misurano con gli strumenti di una società 4.0. Ma certi innovatori di belle speranze e probabile ottima prospettiva, abituati più all’autoreferenzialità che al confronto come se intervenire in pubblico fosse semplicemente farsi una birretta con gli amici, non riescono ad accettare che nel mondo vi siano anche altri. Che vi sia, per esempio, uno come Pietro Di Noto che ha armeggiato tanto prima di arrivare a un prototipo della box gellina che può essere uno strumento utilissimo per chi lavora con i gelati, i preparati e così via.  Dove sta scritto che gli startupper siano solo i brillanti creatori di app digitali? Da nessuna parte.  E come si fa a farlo capire a quegli “innovatori” secondo i quali fa tutto schifo se non sono loro a vincere?   

Costruire una community senza piangersi addosso

Si lamentano di tutto tranne pompare con stucchevole trionfalismo i loro piccoli successi. Ora, diciamola tutta: a qualcuno forse può aver dato fastidio che il Premio Innovazione Sicilia ha provato a rompere il monopolio delle sfilate di bellezza di certi startupper, della moda a senso unico per cui la startup non deve essere utile ma figa.  E’ forse un elemento di disturbo in una compagnia di giro che ama lodarsi e gloriarsi e raccontare di grandi sacrifici in scantinati che non hanno mai visto. Ed è forse questo il motivo per cui la Sicilia è sempre dietro agli altri. E’ certamente questo il motivo per cui innovation island con la sua community sono nati.

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Biagio Semilia