Raspanti, “Per la Chiesa l’intelligenza artificiale è strumento che deve aiutare i più deboli”
News - 04/03/2025
di Piero Messina
“Noi speriamo in tutti i modi che queste grandi scoperte rechino vero vantaggio alla comunità ed alle persone. Soprattutto, speriamo che l’applicazione delle tecnologie come l’Intelligenza artificiale siano a disposizione di chi ha meno, di chi è svantaggiato. Sappiamo bene che non sempre accade e spesso chi ha più risorse economiche tende a farla da padrone. Per questo, confidiamo nella collaborazione tra governi ed istituzioni affinchè si trovi un giusto equilibrio, per stemperare le posizioni dominanti e rispettare le persone”. Monsignor Antonino Raspanti – presidente della Conferenza Episcopale della Sicilia e Vescovo della Diocesi di Acireale – offre la sua analisi rispetto a come la Chiesa Cattolica debba approcciarsi all’avvento delle nuove tecnologie, con l’Intelligenza Artificiale in testa- Quello di Raspanti è un appello al buon senso e all’etica.
Dal Vaticano la nota “Antiqua e Nova”
Più in generale, la Chiesa Cattolica ha recentemente fissato la sua posizione rispetto alle tecnologie disruptive con la nota “Antiqua et Nova”, documento emanato dal Vaticano sull’intelligenza artificiale, pubblicato a fine gennaio dai Dicasteri per la Dottrina della fede e per la Cultura e l’Educazione.
In quel documento, si legge che “La Chiesa incoraggia i progressi nella scienza, nella tecnologia, nelle arti e in ogni altra impresa umana, vedendoli come parte della collaborazione dell’uomo e della donna con Dio nel portare a perfezione la creazione visibile”.
Non un segnale verde assoluto, ma un percorso da affrontare – come sempre la Chiesa insegna nelle vicende umane – con umiltà ed etica.
“Siamo chiamati a custodire il Creato”
Raspanti ha illustrato il suo punto di vista in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto energetico che lega la Diocesi di Acireale alle nuove tecnologie a tutela dell’ambiente. Per il Vescovo di Acireale, “La Chiesa è chiamata a essere custode del Creato, promuovendo uno sviluppo sostenibile e solidale che rispetti la dignità della persona umana e il bene comune”. “Le Comunità energetiche rinnovabili rappresentano un’opportunità concreta per coniugare la tutela dell’ambiente con la giustizia sociale, garantendo l’accesso all’energia pulita e sostenibile anche alle fasce più fragili della popolazione. Accogliamo con favore il progetto pilota avviato nel nostro territorio, che si inserisce in una visione regionale di ecologia integrale”.
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