Un polo del remanufacturing nel cuore dei Nebrodi, a Galati Mamertino (ME): è questo l’obiettivo verso cui procede l’azienda veneta Waypoint. Nell’ottica della transizione ambientale, il remanufacturing è una delle tematiche più emergenti. Questo modello di business è importante per l’economia circolare, poiché riesce ad allungare la vita di prodotti che, diversamente, potrebbero essere considerati rifiuti. Nel mercato italiano è noto anche come rigenerazione e funziona molto bene, ad esempio, nel settore automotive.
Nello scorso mese di settembre, si legge sulle pagine de Il Sole 24 Ore, la Waypoint si è insediata nei locali dell'”Incubatore dei Nebrodi“. Questa struttura, costruita anni or sono con i fondi dell’Unione Europea, è stata destinata dal Comune all’insediamento di nuove attività – in particolare startup e PMI innovative.
Il project manager della Waypoint, Alberto Baesso, per arrivare alla creazione del polo del remanufacturing ha coinvolto un’associazione no profit, Sir (Società Italiana Remanufacturing) e numerosi centri di ricerca di tutta Italia, da Palermo a Venezia.
“A fine maggio si costituirà un nuovo gruppo di lavoro, in Lighting Europe, che si occuperà di remanufacturing e, dato che siamo tra i soggetti promotori di questa iniziativa, voglio dare vita ad un progetto condiviso e suddiviso per tematica”, spiega Baesso, che ha partecipato nel 2023 al Premio Innovazione Sicilia, ricevendo una delle menzioni speciali. L’iniziativa ha attirato l’attenzione anche di grandi imprese, come Valeo, multinazionale francese attiva nell’industria automobilistica e specializzata nella componentistica.
Il primo risultato raggiunto è stato rendere un piccolo comune della Sicilia un avamposto del remanufacturing, con la possibilità di diventare fronte di sviluppo per una nuova forma di manufatturiero. Su questo settore, la Commissione Europea punta molto: obiettivo dell’Europa è arrivare al 2030 a un valore del remanufacturing di 100 miliardi.
Il focus dell’iniziativa di Galati Mamertino è il lighting, ma lascia spazio anche ad altri settori: “Sul tema c’è un’attenzione di sistema non solo industriale – spiega Marcello Fera, professore associato al dipartimento di ingegneria dell’Università Vanvitelli di Napoli dove si occupa di ricerca di nuovi metodi e pratiche che utilizzino le tecnologie digitali per abilitare il remanufaturing come nuovo modello di business per l’industria manifatturiera – e oggi il sistema più avanzato in questo campo è quello dell’automotive soprattutto sul fronte della catena delle forniture. È poi un settore che può dare grandi possibilità (e anche grandi margini) alle imprese grazie all’integrazione con le tecnologie digitali”.
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