Nel pieno di una crisi che ha colpito duramente l’industria del cinema, la startup Runway ha deciso di intervenire con una proposta ambiziosa: un fondo di 5 milioni di dollari per sostenere progetti cinematografici che utilizzano le sue tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Il fondo, chiamato Hundred Film Fund, è aperto a creatori di ogni livello, dai professionisti agli amatori, e mira a incoraggiare l’uso dell’IA nella produzione di contenuti audiovisivi. Le sovvenzioni variano tra 5.000 e oltre un milione di dollari, a cui si aggiungono 2 milioni di crediti per l’uso delle tecnologie di Runway.
Secondo Runway, il tradizionale meccanismo di finanziamento cinematografico spesso ignora le nuove visioni e i talenti emergenti. Con questo fondo, la startup spera di ridurre tali barriere e facilitare l’accesso alle sue avanzate tecnologie di pre-produzione e post-produzione, tra cui la celebre funzione video-to-video. Questo strumento permette di trasformare un video di riferimento reale in un video completamente diverso, semplicemente fornendo comandi testuali.
Il fondo è aperto a tutti i formati cinematografici, dai lungometraggi ai cortometraggi, dai documentari ai progetti sperimentali. Inoltre, la startup ha fatto sapere che il fondo potrebbe espandersi fino a 10 milioni di dollari, a seconda della risposta ricevuta dai candidati, che possono presentare i loro progetti online. Runway non solo punta a sostenere la produzione cinematografica, ma vuole anche accelerare l’adozione della sua tecnologia Gen-3 Alpha, presentata lo scorso giugno, che permette di generare video in pochi secondi.
Il coinvolgimento di Runway nell’industria cinematografica non si limita ai creatori indipendenti. Recentemente, la startup ha collaborato con Lionsgate, la casa di produzione dietro film come The Hunger Games e John Wick, per creare un modello di IA personalizzato addestrato sul catalogo della compagnia. Questa partnership rappresenta un passo importante per Runway, che mira a portare le sue tecnologie di IA nell’ambito della produzione di film di grande successo.
Nonostante il potenziale dell’IA generativa nel cinema, l’uso di questa tecnologia solleva non poche preoccupazioni. La Archival Producers Alliance (APA), che rappresenta circa 300 produttori di archivi, ha espresso timori riguardo alla trasparenza e all’impatto etico dell’IA nel settore documentaristico. L’APA ha richiesto un quadro normativo chiaro per garantire che il materiale d’archivio utilizzato nei film mantenga la sua integrità giornalistica. Anche i sindacati degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood si sono mobilitati negli ultimi anni per chiedere regole più severe sull’uso dell’IA generativa.
Mentre Runway continua a spingere per una maggiore adozione delle sue tecnologie di intelligenza artificiale, il dibattito sull’uso dell’IA nel cinema è destinato a intensificarsi. L’industria si trova a un crocevia, dove l’innovazione e la tecnologia si scontrano con la necessità di preservare la creatività umana e l’etica. Fonte: Usine-Digitale.
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