“Safety awareness in digital age”, a Palermo il corso per giovani operatori sociali e giornalisti

“Come comunicare le minacce legate al digitale e fornire strumenti ai giovani?” E’ questa la missione del Corso di formazione per operatori giovanili/sociali e giovani giornalisti che si svolgerà a Palermo dal 24 al 29 novembre 2024.

Il percorso formativo è organizzato da InformaGiovani ETS e si rivolge ad operatori dell’associazionismo giovanile, insegnanti, assistenti sociali e giornalisti, dove si approfondirà la possibilità di utilizzare gamification ed escape games essere mostrato. La formazione si basa sul contenuto di Dig.Comp. 2.2, il Quadro Europeo delle Competenze Digitali e si concentrerà in particolare su quattro aspetti: – protezione dei dispositivi: smartphone, PC e reti – protezione dei dati personali e della privacy – protezione della salute e del benessere degli utenti – protezione dell’ambiente nei contesti digitali.Il percorso è il seguito del programma Erasmus+ SADE – Safety awareness in the digital age.

I temi del corso di formazione

La formazione si basa sul contenuto di Dig.Comp. 2.2, il Quadro europeo delle competenze digitali e si concentrerà in particolare su quattro aspetti:

  • – protezione dei dispositivi: smartphone, PC e reti
  • – tutela dei dati personali e della privacy
  • – tutela della salute e del benessere degli utenti
  • – tutela dell’ambiente nei contesti digitali.

L’associazione InformaGiovani ETS (IG) nasce nel 2001 con lo scopo di promuovere i diritti umani e civili, in particolare per giovani che affrontano o rischiano di affrontare ostacoli sociali. Dal 2010 IG è leader di una rete europea informale sui social il volontariato, l’inclusione e la partecipazione dei giovani, riconosciuti dall’EACEA della Commissione Europea, che oggi contano 16 membri in 14 paesi dell’UE.

Una formazione necessaria per avvicinare i giovani all’hi tech

Se da un lato sono evidenti i benefici che le nuove tecnologie hanno portato nella vita quotidiana di ciascuno di noi, dall’altro lato negli ultimi anni, e soprattutto a partire dalla pandemia, sono aumentati i problemi legati all’uso e all’abuso di strumenti e dispositivi digitali da parte (non solo) giovani. Dal cyberbullismo alla dipendenza digitale, dalle violazioni della privacy alla cyberviolenza, le notizie quotidiane mostrano l’aumento del numero di potenziali rischi connessi al mondo digitale. Sebbene abbiano le competenze tecniche per utilizzare questi strumenti (ad esempio, tutti i giovani sanno come realizzare un video su uno smartphone), molti giovani (e adulti) non hanno le competenze di base per utilizzare questi strumenti in sicurezza per sé e per gli altri (ad esempio, non tutti comprendono le implicazioni sulla privacy della condivisione di foto e video online).

 Mentre l’Unione Europea ha sviluppato e sta sviluppando strumenti operativi e normativi per governare un settore così importante, come si possono affrontare queste questioni con i giovani, come si possono fornire agli operatori e alle organizzazioni giovanili gli strumenti per offrire servizi digitali coinvolgenti e non noiosi o troppo teorici? attività di sicurezza e benessere? Perché non utilizzare gli strumenti della gamification? Perché non utilizzare i giochi per coinvolgere e interessare i giovani e renderli più consapevoli del proprio benessere, dei propri diritti e della propria sicurezza come utenti digitali? 

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