Salvatore Sanfilippo: “Open source, open life: la mia esperienza con Redis e la comunità globale”

Oggi non parlerò di Redis e di ciò che ho fatto. Vorrei fare un po’ il guastafeste“. È l’incipit dello Spotlight di Salvatore Sanfilippo al Premio Innovazione Sicilia 2025: un intervento che ha, letteralmente, acceso i riflettori sull’anima più creativa dell’open source. Premiato come Innovatore dell’Anno di questa edizione del Premio, ha portato la sua esperienza personale e professionale, ma declinandola in modo inaspettato.

Avrebbe potuto raccontare com’è nato Redis, uno dei software più utilizzati al mondo. Avrebbe potuto porre l’accento sulla sua storia, fatta di libertà creativa, curiosità e collaborazione globale, nata in Sicilia e diventata simbolo di innovazione condivisa. Eppure non si è limitato a questo.

“Qualche anno fa mi hanno invitato al TEDx perché volevano parlassi della mia esperienza di scrittura open source”. In quell’occasione disse, pur mostrandosi ottimista, che la situazione non era proprio ideale, perché gli hyperscaler stavano iniziando a “rovinare la festa”.

Dopo quel talk, di fatto, è iniziata una fase in cui sempre meno gente ha scritto software open source in modo organico. Le modalità e le finalità, con gli hyperscaler di mezzo, erano diventate completamente diverse, con i programmatori nel ruolo di superstar. Così l’open source, invece di guadagnare terreno, ha iniziato a perderlo.

Nel frattempo, però, è entrata in scena l’AI. Ed è allora che si è aperta una nuova prospettiva: “Se l’AI fa il lavoro per noi – spiega Sanfilippo – possiamo avere come lavoro di scrivere il software più bello che si sia mai visto. Così l’open source può avere una nuova declinazione artistica“.

“Anche se i processi umani hanno la cattiva abitudine di andare un po’ avanti e un po’ indietro, credo che da ora in poi ci sarà un nuovo amore per le cose fatte bene, un nuovo amore per il software open source scritto bene. Quindi, sebbene a quel talk del TEDx dicevo cose positive, essendo dentro di me pessimista, adesso dico delle cose negative, ma dentro di me sono ottimista”, ha concluso Salvatore Sanfilippo. Perché dell’innovazione si possono dare molte definizioni, ma ce n’è una che mette d’accordo tutte e tutti: innovare è saper guardare le cose da una prospettiva sempre nuova (e diversa dalle altre).

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