Schillaci, “La Sicilia dell’innovazione può attrarre investimenti ma attenzione alla logistica”

Innovazione, cultura, turismo e investimenti, per una politica di sviluppo declinata verso i giovani; ma attenzione a non sottovalutare la congiuntura economica e la fragilità del sistema della logistica in Sicilia. Sono le guidelines dettate da Elita Schillaci per la crescita economica e sociale della Sicilia. Schillaci, docente universitaria all’Università di Catania, è stata la “nostra” guida nel Comitato tecnico scientifico della prima edizione “Premio Innovazione Sicilia”. Adesso la unstoppable woman ha rilanciato la sua “vision” in un’intervista a Salvo Fallica per il Giornale di Sicilia.

Schillaci, “Sicilia può attrarre investimenti esteri”

Il quadro generale, il contesto per dirla alla maniera di Sciascia, viene sintetizzato così dalla docente catanese: La Sicilia presenta numerosi elementi di attrattività per degli investitori esteri. Questi elementi risiedono non solo nei settori turistici ma anche nelle filiere agroalimentari che rappresentano punti di forza della Sicilia e dell’intera Italia nella competizione dei mercati globali. Nella parte Sud Est dell’Isola, che gravita su Catania e provincia, vi sono settori altamente competitivi quali l’hi tech e l’ambito delle energie alternative. Vi sono anche fattori di debolezza che caratterizzano la Sicilia da tempo, e tra queste una su tutte è una logistica pesantemente in ritardo”.

Anche il sistema bancario, secondo Schillaci, sembra pronto ad accompagnare il territorio in questa delicata fase di transizione: “Diverse realtà bancarie, anche grandi gruppi internazionali come Credit Agricole, hanno piena consapevolezza delle potenzialità della Sicilia”.  

“Innovazione, anche Sicilia Occidentale fa la sua parte”

Parlando di innovazione, non può mancare un accenno all’eterno campanilismo tra le due zone della Sicilia. Catania è una calamita per l’innovazione, ma anche la Sicilia occidentale, nell’analisi di Schillaci, sta percorrendo i giusti sentieri: “Negli ultimi anni vi è un buon fermento economico e sociale anche nella parte occidentale della Trinacria, non solo nell’area  sud orientale. La Sicilia del Sud Est è più dinamica in assoluto, ma va detto che negli ultimi anni vi è un buon fermento anche nella parte occidentale, in special modo nei settori che coniugano cultura, hi tech e nell’agricoltura innovativa”.

Schillaci, Sicilia terra di fragilità e contraddizioni

Non tutto è roseo, perché non si possono sottovalutare le criticità complessive del territorio, che in questi particolari frangenti di congiunture negativa emergono con particolare asprezza:  “La Sicilia è un territorio con fragilità e contraddizioni, e dato che è in atto una fase caratterizzata da assenza di crescita, come ha sottolineato il governatore di Bankitalia Panetta, questo processo penalizza maggiormente i territori più deboli. Bisogna puntare sugli investimenti, in maniera notevole. Quelli più importanti sono nei settori ad elevato contenuto tecnologico, nelle filiere agroalimentari, nei processi di trasformazione e nel turismo”.

 Non sarà semplice affrontare questa congiuntura, perché, sottolinea l’esperto di innovazione e start up, “le fasi di difficoltà economica comportano un più forte processo di selezione naturale, questo avvantaggia le imprese che investono di più in tecnologia e dunque chi dispone di risorse.  Quindi, le aziende di dimensioni ridotte fanno fatica, ma questo non vuole che anche tra le piccole realtà non vi siano delle eccellenze”.  

Schillaci, “tornata in Sicilia per dare valore allo sforzo dei giovani”

In coda all’intervista, Schillaci ha anche spiegato le ragioni che l’hanno spinta a tornare in Sicilia:  “Ho deciso di rimanere e puntare sul territorio sin da quando sono rientrata dopo un periodo di studi negli Stati Uniti, il mio obiettivo di fondo è stato sempre quello della valorizzazione del territorio e della creazione di processi di innovazione, partendo dall’impegno con i giovani che nel corso del tempo sono diventati amministratori delegatim creatori di start up e imprenditori”.

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