“Il Premio Innovazione Sicilia dimostra che con le nuove tecnologie e le start up innovative è possibile dare risposte concrete ai bisogni del territorio. Abbiamo ricevuto tantissimi progetti (quasi trecento, ndr) e molti di questi offrono risposte concrete ai bisogni reali del territorio”: Elita Schillaci, presidente del Comitato tecnico scientifico del Pis 2024, traccia un bilancio della seconda edizione dell’evento, appena passata in archivio.
”E’ in ambienti come questi- sottolinea la docente universitaria è ricercatrice – che le visioni possono trasformarsi in realtà. Il Premio Innovazione e Innovation Island sono il luogo di contatto tra i tanti mondi che puntano a creare una Sicilia migliore nel segno del progresso. Da questa edizione sono venuti fuori progetti molto interessanti negli ambiti delle smart city, delle scienze della vita e del turismo”.
Pochi, invece, i progetti dedicati all’economia del mare. “E’ strano che in un’isola come è la Sicilia ci sia così poca spinta rispetto a questo ambito. Il dato che abbiamo raccolto, comunque, diventa uno stimolo per tracciare una nuova rotta di politica industriale rispetto all’economia del mare che, evidentemente., è una filiera che va rafforzata”.
Elita Schillaci approfitta del palco del Premio Innovazione Sicilia per fare il punto sull’empowerment al femminile: “I dati mostrano una minoranza di imprese al femminile. Fino a qualche anno fa si sosteneva che un’impresa su cinque fosse guidata da una donna, ma è evidente che questi dati stanno peggiorando”.
Cosa fare dunque? Quali le barriere da abbattere? “Spesso le donne pensano che il mondo delle imprese, e quello della finanza, siano appannaggio del mondo maschile. Ma non è così, perché le donne apportano doti di visione strategica e creatività uniche. E’ il momento di entrare in gioco in modo coraggioso”.