Bando Scoperta Imprenditoriale, 300 milioni per il Mezzogiorno: cos’è, a chi si rivolge, come fare domanda

A partire dal 7 febbraio 2024 sarà possibile fare domanda per “Scoperta imprenditoriale“, l’intervento del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27 che sostiene progetti di ricerca e sviluppo, da realizzare nel Mezzogiorno. Già dal 24 gennaio 2024 sarà disponibile la procedura di compilazione.

I progetti devono essere coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa. L’ammontare delle risorse è pari a 300 milioni di euro: una quota del 60% è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese.

I soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. Nell’ambito della riserva in questione, una sotto riserva pari al 25% della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

A chi si rivolge?

Possono presentare domanda le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria, e i Centri di ricerca. Gli Organismi di ricerca possono essere co-proponenti di un progetto congiunto con i citati soggetti.

Cosa finanzia

Le agevolazioni di “Scoperta imprenditoriale” sono rivolte a progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

I progetti devono essere realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiore a 5 milioni di euro ed avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.

I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo in alternativa una delle seguenti modalità:

  • progetto realizzato congiuntamente, che preveda:
    – un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;
    – almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;
    – che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;
    – il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
  • progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.

Le agevolazioni sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto e delle soglie di notifica individuali stabilite, rispettivamente, dall’articolo 25 e dall’articolo 4 del regolamento GBER, nelle seguenti forme in concorso tra loro:

  • nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili;
  • nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:
  • 35 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  • 30 per cento per le imprese di media dimensione;
  • 25 per cento per le imprese di grande dimensione.

Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60 per cento dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40 per cento dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

Come fare domanda: termini e modalità

Le imprese possono presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo compreso tra 1 e 5 milioni di euro, dalle ore 10.00 del giorno 7 febbraio 2024. La procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è disponibile a partire dal 24 gennaio 2024.

Tutti i dettagli su termini e modalità sono disponibili nel Decreto direttoriale 7 dicembre 2023 e allegati.

Per l’accesso alla piattaforma e per la presentazione delle domande di agevolazione:

  • utilizzare la procedura disponibile nel sito internet del Soggetto gestore (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it) per la presentazione delle proposte progettuali a valere sull’intervento “Decreto ministeriale 13 luglio 2023 – Scoperta imprenditoriale”
  • utilizzare l’indirizzo info_domandefcs@mcc.it per informazioni sulla presentazione dei progetti.

Le informazioni sull’attuazione e sulla rendicontazione dei progetti di ricerca e sviluppo, possono essere richieste all’indirizzo info_fcs@mcc.it. I soli quesiti di natura normativa, relativi all’interpretazione delle disposizioni attuative, vanno rivolti all’indirizzo di posta elettronica: INFO_RS-FCS@mimit.gov.it.

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