Sfide digitali e intelligenza artificiale, riflessioni sulle ultime tendenze
News - 10/01/2025
di Redazione Fast News
L’equilibrio tra innovazione e responsabilità sarà il tema centrale del 2025 per aziende, utenti e istituzioni. Le recenti notizie e sviluppi provenienti dal versante mondiale e delle Over The Top (OTT) evidenziano rapidi cambiamenti nel mondo digitale e tecnologico.
Da un lato, ChatGPT con la sua modalità video rappresenta il potenziale positivo dell’intelligenza artificiale, aprendo nuove opportunità per la comunicazione e l’assistenza. Dall’altro, la scelta di Meta di abbandonare il fact-checking tradizionale solleva interrogativi sul futuro della moderazione dei contenuti online e sulla responsabilità delle piattaforme nel garantire uno spazio digitale sicuro e informativo.
Nel panorama tecnologico globale, l’inizio del 2025 segna un passo avanti significativo per l’intelligenza artificiale (IA) e una sfida cruciale per la gestione della disinformazione online. Due notizie chiave emergono: l’introduzione della modalità video avanzata per ChatGPT di OpenAI e la decisione di Meta di interrompere il proprio programma di fact-checking.
ChatGPT con funzionalità video: un nuovo modo di interagire con l’IA
Dalla metà di dicembre 2024, OpenAI ha reso disponibile una nuova funzionalità video per ChatGPT, permettendo agli utenti di interagire con il chatbot tramite una videocamera live. Ora, questa tecnologia innovativa è disponibile anche in Italia per utenti con abbonamenti su dispositivi iOS e Android.
Come funziona ChatGPT con funzionalità video
- Gli utenti possono avviare conversazioni video in tempo reale con l’assistente IA, trasformando il chatbot in un interlocutore visivo.
- La videocamera live consente di muovere il dispositivo nell’ambiente circostante mentre si interagisce con l’IA, per un’esperienza più immersiva e dinamica.
Implicazioni e potenzialità
Questa innovazione porta l’interazione con l’intelligenza artificiale a un livello superiore, avvicinandosi sempre più a una comunicazione naturale simile a quella umana. Applicazioni possibili includono:
- Assistenza visiva per utenti con bisogni specifici.
- Uso educativo per esplorare ambienti virtuali e reali.
- Supporto in tempo reale per attività tecniche o creative.
Fine del Fact-Checking su Meta: opportunità o rischio?
Parallelamente, Meta ha preso la controversa decisione di abbandonare il proprio programma di fact-checking gestito da terze parti, sostituendolo con un approccio basato sul crowdsourcing, simile alle “Community Notes” di X (ex Twitter).
Cosa cambia la scelta di Meta
- La moderazione dei contenuti sarà affidata direttamente agli utenti, che potranno aggiungere note e contrassegni ai post per segnalare errori o contenuti fuorvianti.
- Questo approccio, sebbene partecipativo, solleva preoccupazioni sulla sua efficacia nel limitare la diffusione di fake news e discorsi d’odio.
Secondo esperti citati dalla rivista The Verge, l’assenza di un controllo centralizzato potrebbe favorire la propagazione di disinformazione e contenuti pericolosi, influenzando negativamente il dibattito pubblico e la sicurezza online.
La sfida sarà bilanciare la libertà di espressione con l’esigenza di garantire un’informazione verificata e attendibile. Meta dovrà dimostrare che il crowdsourcing può davvero essere una soluzione efficace senza aggravare i problemi legati alla disinformazione. Immagine di DC Studio su Freepik.