La Sicilia 5.0 tra idrogeno e connessioni elettriche e digitali
News - 30/10/2025
di Antonio Giordano
Il Rapporto Act Tank Sicilia 2025 evidenzia un territorio in forte fermento economico e strategico, posizionato per esercitare una rinnovata centralità nel Mediterraneo. Nonostante la Sicilia si sia distinta come la prima Regione in Italia per crescita del PIL nel periodo 2019-2023 (+23,5%), la sfida cruciale per il suo futuro è la conversione di questo dinamismo in una crescita sostenibile trainata dall’innovazione e dalla ricerca.
Nel quadro del Tableau de Bord 2025, l’Isola si posiziona solo al 15° posto nella macro-area “Investimenti e innovazione”, e ancora al 17° posto nell’esigenza prioritaria di “Creare campioni nazionali di Innovazione & Ricerca in ambiti di frontiera”. Tuttavia, i dati indicano che la Regione possiede già gli asset e le iniziative fondamentali per accelerare la transizione verso l’Industria 5.0 e diventare un polo tecnologico euro-mediterraneo.
L’ecosistema high-tech: ICT, meccatronica e i nuovi poli dell’innovazione
L’Act Tank Sicilia ha identificato la meccatronica e l’ICT come filiere strategiche ad alto potenziale per la crescita sostenibile dell’Isola. Questi settori generano un Valore Aggiunto complessivo di 2,4 miliardi di Euro e sono fondamentali per l’integrazione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (AI), la Blockchain, il Cloud, i Big Data e l’Internet of Things (IoT) nei processi produttivi.
Catania e Palermo si configurano come poli principali per l’innovazione digitale. In particolare: Catania vanta una tradizione consolidata nel settore ICT e in aziende leader nei settori ad alta e media tecnologia. L’area catanese è inoltre un’eccellenza per l’elettronica e la farmaceutica. Palermo ospita la sede del Distretto Produttivo Meccatronica, che riunisce 148 aziende locali e mira a rafforzare l’ecosistema imprenditoriale siciliano. Proprio nell’area palermitana è prevista la realizzazione di un hub dedicato all’intelligenza artificiale e alla data economy, frutto della collaborazione tra il Distretto Meccatronica e il Centro di Competenza MedITech, con un investimento PNRR di 3 milioni di Euro.
La strategia regionale S3 (Strategia Regionale dell’Innovazione per la Specializzazione Intelligente) evidenzia come la meccatronica possa potenziare la sanità (es. dispositivi per la riabilitazione a distanza) e l’economia del mare (es. sensoristica avanzata per le infrastrutture portuali 4.0).
Investimenti strategici: il volano della reindustrializzazione
Il dibattito sulla reindustrializzazione ha riportato al centro dell’attenzione la competitività manifatturiera europea e nazionale. In questo contesto, la Sicilia è protagonista di investimenti di portata storica: Silicon Carbide Campus (Catania): STMicroelectronics sta realizzando un impianto integrato di produzione di semiconduttori in carburo di silicio (SiC), un materiale di nuova generazione essenziale per l’elettronica di potenza (settori come la mobilità elettrica). L’investimento totale ammonta a 5 miliardi di Euro, con una capacità di produzione fino a 15.000 wafer a settimana entro il 2033, e la creazione stimata di 2.000 nuovi posti di lavoro altamente qualificati. Questo progetto segna una pietra miliare per l’autonomia strategica dell’Unione Europea. Greentech Mediterranean Innovation Hub (Ragusa): Progetto in collaborazione con l’Università di Catania e il Gruppo BAPS, finalizzato a creare uno dei principali poli italiani per l’innovazione green e agritech, includendo il primo centro di high-performance computing del Sud Italia. Le attività si concentreranno su settori strategici come greentech, energia verde e logistica. Secondo i responsabili della banca il prossimo anno il centro dovrebbe essere aperto nel rispetto del cronoprogramma presentato.
Capitale umano e formazione avanzata
Il capitale umano giovanile è una risorsa di grande potenziale per la Sicilia, che è la 2ª Regione in Italia per incidenza della popolazione giovane (15-29 anni, 16,0%). Nonostante ciò, la regione è frenata da criticità strutturali come l’elevato tasso di NEET (25,7%, 2ª in Italia) e l’ultima posizione nazionale per partecipazione alla formazione continua. Sul fronte della ricerca: la spesa in Ricerca e Sviluppo sul Valore Aggiunto è solo l’1,0% (14° posto). Tuttavia, la Regione è la 4ª in Italia per tasso di crescita della spesa in R&S (+9,8% rispetto al 2021). L’Isola presenta un’alta percentuale di laureati in discipline STEM sul totale dei laureati (44,3%), superando la media nazionale.
Per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e sostenere l’innovazione, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) rivestono un ruolo cruciale. La Sicilia vanta 11 ITS che offrono percorsi formativi avanzati legati all’agroalimentare, all’energia e alle tecnologie digitali. Il tasso di occupazione dei diplomati ITS monitorati si attesta al 78,2%. Un elemento di debolezza che frena l’innovazione è la Pubblica Amministrazione: la Sicilia è ultima per quota di personale comunale laureato (16,7%), e si colloca al 15° posto per dipendenti pubblici che hanno seguito corsi di formazione ICT (9,6%). Per affrontare queste sfide, la Regione ha approvato il Piano triennale per la Transizione digitale 2024–2026, che destina 120 milioni di Euro in servizi e piattaforme digitali.
Leadership energetica e infrastrutture green
La posizione geostrategica della Sicilia la candida a diventare un hub energetico del Mediterraneo, un nodo cruciale nella transizione verde europea. Energie Rinnovabili: La Sicilia ha un vasto potenziale in campo eolico e fotovoltaico. È la 2ª in Italia per potenza eolica installata (18,4%) e la 6ª per fotovoltaico (7,1%). Progetti come l’impianto fotovoltaico “Fénix” (fino a 305 MW) e l’impianto di accumulo BESS (Battery Energy Storage System) a Vicari testimoniano la vocazione green dell’Isola. Interconnessioni Strategiche: La Regione è un punto di snodo fondamentale per i corridoi di approvvigionamento di gas (2 ingressi nazionali a Mazara del Vallo e Gela). Cruciale è l’elettrodotto ELMED, che collegherà la Sicilia (Partanna) direttamente alla Tunisia, realizzando la prima interconnessione in corrente continua tra Europa e Africa (capacità 600 MW). Idrogeno Verde: La Sicilia è coinvolta nel progetto SoutH2 Corridor, il gasdotto per l’idrogeno che collegherà l’Africa all’Europa. Inoltre, il Polo Industriale di Siracusa è funzionale allo sviluppo di una Hydrogen Valley, e la tratta ferroviaria Siracusa-Gela è stata individuata per l’alimentazione a idrogeno.
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