Mutui imprese Sicilia, c’è la proroga e nuove disposizioni per accedere ai contributi

È stato prorogato al 4 marzo 2025 il termine finale per la presentazione delle domande, incluse quelle integrative, per accedere ai contributi a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1° gennaio 2024 a favore delle micro, piccole e medie imprese. Irfis – FinSicilia ha comunicato che, in virtù delle nuove disposizioni, saranno ammesse alle agevolazioni le rate scadute dall’1 gennaio 2023 e fino al 30 giugno 2024, purché pagate entro la data del 30 settembre 2024.

Il contributo sarà determinato nella misura dell’80% e fino all’importo massimo di 15mila euro, ermi restando i limiti in materia di aiuti de minimis. Restano salve le domande ad oggi presentate e regolarmente inviate. Coloro che hanno già presentato la domanda secondo gli originari criteri, ove interessati, potranno integrare l’istanza per le eventuali ulteriori rate di finanziamento come sopra specificato. La domanda va presentata esclusivamente in via telematica tramite il portale dedicato, da parte del rappresentante legale dell’impresa richiedente.

La misura a sostegno di micro, piccole e medie imprese

Con l’articolo 4 della L.R. n.23 del 4 luglio 2024, la Regione Siciliana ha previsto la concessione di contributi a fondo perduto, nei limiti della normativa comunitaria in materia di aiuti “de minimis” per l’abbattimento degli interessi sui mutui. Con la stessa legge regionale è stato istituito un planford di 45mila euro nell’ambito del Fondo Sicilia e Irfis FinSicilia è stata incaricata di gestire le agevolazioni. I destinatari sono micro, piccole o medie imprese, che siano in possesso di almeno un’unità operativa nel territorio della Regione Siciliana.

L’agevolazione, erogata fino ad esaurimento della dotazione, è costituita da un contributo a fondo perduto, finalizzato all’abbattimento degli interessi corrispettivi relativi alle rate scadute nel periodo indicato dall’avviso, su finanziamenti per programmi di investimenti o per fabbisogno di capitale circolante. Immagine di freepik.