Sicilia hub d’innovazione, D’Urso: “Così creiamo ponti tra l’idea e chi la aiuta a diventare impresa”
News - 22/10/2025
di Luisa Cassarà
In un’isola che guarda sempre più all’innovazione come chiave per costruire futuro, Le Village by CA Sicilia fa da ponte tra idee, capitale umano e visione d’impresa. Annarita D’Urso, Managing Director, racconta un anno di crescita e connessioni, tra start-up, università, aziende e un impegno sul fronte del gender gap.
Dove nascono le idee che cambiano le regole
Le Village by CA Sicilia in soli dodici mesi ha raddoppiato il numero delle start-up accelerate e ampliato la rete di partner e abilitatori. Dietro questa crescita c’è un progetto con una visione chiara, raccontata dalla Managing Director Annarita D’Urso: “Il nostro obiettivo è costruire ponti tra chi ha un’idea e chi può aiutarla a diventare impresa”.
“È stato un grande incremento in un anno” ci spiega. “Siamo passati da 20 a 40 start-up, da 12 a 16 aziende partner e abbiamo coinvolto oltre 25 abilitatori dell’innovazione. Abbiamo ospitato più di 400 studenti e organizzato 150 incontri di business matching tra start-up e aziende corporate, anche a livello nazionale. Il cuore del nostro lavoro è creare connessioni e opportunità reali”.
Perché la Sicilia è strategica
La scelta della Sicilia non è casuale. “È stato un grandissimo successo e siamo stati accolti dal territorio siciliano in modo energico”, sottolinea D’Urso, ricordando come Le Village faccia parte di una community internazionale con 5 Village in Italia e 49 in Francia: l’innovazione non ha barriere e qui trova terreno fertile. La Regione offre idee, voglia d’impresa e un’urgenza espressiva soprattutto tra i giovani.
Selezione, qualità e servizi per crescere
Per entrare nell’accelerazione le start-up superano un comitato di selezione: “Oggi ne acceleriamo 40 e abbiamo voluto mantenere un’elevata qualità”, afferma D’Urso. Sono cresciuti anche i Corporate Partner che si affidano a Le Village per consulenza e per innovare il proprio modello di business. Al fianco dell’ecosistema lavorano istituzioni, università e centri di ricerca, professionisti e una rete di abilitatori: formazione, supporto e accompagnamento al fundraising, matching con aziende regionali, nazionali e internazionali, servizi per fare passi in avanti. In ambito bancario, è disponibile un fondo di venture capital destinato alle start-up più promettenti accelerate da Le Village Sicilia.
Competenze che fanno la differenza
A proposito delle competenze che oggi è necessario avere per fare impresa, D’Urso sottolinea il valore di chi sa mettere il team al centro, della motivazione, della dedizione completa dello startupper alla soluzione e della capacità di mantenere una visione aperta. Il ruolo del Le Village è anche quello di alleggerire la burocrazia, per concentrare energie su prodotto e crescita.
Gender gap ed equità del merito
Le Village si impegna anche per superare lo scoglio del gender gap: “È un mio impegno personale e anche quello dei miei colleghi: vogliamo garantire le stesse opportunità alle start-up che abbiano founder o co-founder donne, in una situazione di equità. Ciò che deve essere premiato è il merito“, spiega Annarita D’Urso. Oggi, tra le 40 start-up accelerate in Sicilia, circa il 20% ha founder o co-founder donne, con diverse figure femminili presenti nei team. Colpisce il caso di una realtà siciliana, tutta al femminile, che sviluppa soluzioni per il welfare aziendale: durante un pitch ha chiesto capitali “perché deve assumere degli uomini”. Un segnale molto indicativo: l’obiettivo è un equilibrio reale, non simbolico.
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