Spremo, il progetto Smart tech per l’olivicoltura siciliana (podcast)
Agroalimentare - 14/04/2025
di Piero Messina
Si chiama Spremo ed è un progetto che punta all’applicazione di tecnologie “smart” per il monitoraggio, prevenzione e diagnosi precoce delle malattie di interesse economico dell’olivo. Spremo è stato finanziato dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea – Dipartimento dell’Agricoltura con le risorse a valere sul PSR Sicilia 2014/2022, sottomisura 16.1.
Anche questa storia che vi raccontiamo fa parte della serie dedicata al Focus Agroalimentare sulla Sicilia. Per ascoltare il podcast basta collegarsi a questo link.
Spremo, innovazione per qualità e sicurezza del nostro olio d’oliva
Il progetto Spremo nasce da una semplice constatazione: le piante di olivo vanno messe in sicurezza. Ce lo racconta la cronaca e quel che è successo in molte regioni italiane deve essere evitato. Così, predire o diagnosticare precocemente stress biotici ed abiotici dell’olivo significa poter intervenire in maniera efficace quando il danno agli organi della pianta non si è manifestato.
Spremo, dunque, punta a sviluppare metodi innovativi che permettano la diagnosi precoce di stress nelle piante di interesse agrario. Anche questo è un obiettivo essenziale per consentire all’olivicoltura siciliana di essere competitiva a livello internazionale.
Giovino, “ecco i vantaggi di Spremo”
Antonio Giovino, ricercatore del Crea di Palermo (Il Consiglio per la ricerca per l’agricoltura e l’analisi in economia agraria) racconta come funziona e come opera Spremo: “il progetto poggia su quattro specifici pilastri di innovazione. Relativamente alle attrezzature da campo di tipo genetico, il progetto mira a introdurre uno strumento, l’AMP, basato sulla tecnica di amplificazione esotermica per la diagnosi precoce delle malattie, come ad esempio la Xylella ed alcuni altri importanti patogeni dell’olivo. Cioè, ad esempio, abbiamo adottato uno strumento portatile chiamato Big UVB che appunto ha la forma di un cubo, pesa più o meno un chilogrammo e questo riesce ad dare la diagnosticare in campo e appunto con circa 1 ora di tempo, la presenza o assenza del patogeno che stiamo cercando nel l’oliveto, ovviamente con dei kit specifici e con una estrazione del DNA effettuata in campo con un estrattore portatile. Questo già riesce a dare rispetto a una diagnosi standard che ha tempi e costi molto più lunghi e dei risultati rapidi ed economici. Così sia per i vivaisti che per l’imprenditore e riuscire ad eventualmente intervenire subito sulla presenza di eventuale patologia. Questo è stata una delle tecnologie trasferite”.
Grazie a questa innovazione verranno introdotti metodi innovativi che permetteranno la diagnosi precoce di malattie delle piante, “è un obiettivo essenziale per consentire alla cultura siciliana di essere competitiva a livello internazionale. Predire o diagnosticare precocemente una malattia significa infatti poter intervenire in maniera efficiente quando i danni agli organi della pianta non si sono manifestati, ottenendo così ottimi paramenti nella qualità e nella quantità della di olive e di olio” .
Come ascoltare i podcast Focus Agroalimentare
Ascolta la terza puntata per conoscere la storia di Spremo e segui il nostro podcast su Spotify per non perdere i prossimi appuntamenti. Oltre che su Spotify, il podcast è disponibile su queste piattaforme: iHeartRadio, Amazon Music / Audible, Castbox, Deezer, Podcast Addict, Podchaser, JioSaavn.