Sud Innovation Summit 2025, numeri e risultati di un Mezzogiorno che innova
News - 20/10/2025
di Redazione
Oltre 6.000 partecipanti, 160 speaker nazionali e internazionali e una città che si conferma crocevia dell’innovazione. La terza edizione del Sud Innovation Summit evidenzia la crescita di un ecosistema sempre più solido, capace di connettere imprese, startup e istituzioni nel segno dell’intelligenza artificiale.
Mezzogiorno protagonista dell’innovazione
Si è conclusa al Polo Papardo dell’Università di Messina la terza edizione del Sud Innovation Summit 2025 – “AI for Future”, evento che ha trasformato la città dello Stretto nel cuore pulsante dell’innovazione nazionale,con circa 160 speaker e oltre 6.000 partecipanti.
Promosso da Sud Innovation APS, in collaborazione con il Comune di Messina e con il supporto dell’Università di Messina, il Summit ha messo in connessione imprese, startup, università e istituzioni, delineando una visione strategica per un Mezzogiorno sempre più AI-ready. Al centro dei lavori: policy, formazione, turismo predittivo, infrastrutture digitali e governance dei dati, con un focus su etica, sostenibilità e sviluppo delle competenze.
Dati e risultati di un ecosistema in crescita
Durante l’evento è stato presentato il Rapporto Sud Innovation 2025 con il Sud Innovation Competitiveness Index (SICI), il nuovo indicatore che misura la competitività e l’attrattività del Mezzogiorno. Tra i protagonisti, Banca Generali, Google Cloud, Intesa Sanpaolo, Mastercard, Microsoft, PwC Italy, Sky, TIM e Uber, insieme alle startup vincitrici del Sud Innovation Roadshow 2025, la principale iniziativa di scouting dedicata alle giovani imprese del Sud.
“In tre anni, il progetto Sud Innovation ha dimostrato concretamente che anche dal Mezzogiorno può nascere un ecosistema dell’innovazione solido e attrattivo”, ha dichiarato Roberto Ruggeri, fondatore di Sud Innovation APS e del Summit. “Abbiamo costruito un modello che unisce visione strategica, analisi dei dati e collaborazione tra territori e attori dell’innovazione”.
Dibattiti, panel e visioni sul futuro dell’AI
L’evento, moderato dalla giornalista Micaela Palmieri, ha ospitato speech e panel tematici su AI Advanced, AgriTech, EdTech, HR Tech, MarTech, Sustainability, Media & Creator Economy, TravelTech e Women in Tech.
Nella prima giornata i keynote di Matteo Mille (Microsoft Italia), Giovanni Todaro (IBM Italia) e Daryoush Goljahani (Google Cloud Italia) hanno sottolineato la necessità di formare competenze e creare connessioni tra università e imprese per guidare la trasformazione digitale.
Il panel di Innovation Island “Champions e luoghi dell’innovazione: verso una filiera siciliana” ha acceso i riflettori sul territorio e il suo potenziale. Moderato da Biagio Semilia, ha raccolto i contributi di Annarita D’Urso (Managing Director di LeVillage Crédit Agricole), Manfredi Domina (CEO di Keplera e LexHero), Ugo Parodi Giusino (CEO & Founder di Magnisi Venture), Daniele Di Pasquale (Plug and Play), Sebastiano Di Stefano (Presidente e Direttore del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia), e Andrea Scarano (Elis Innovation Hub). Tutti i relatori hanno evidenziato come la crescita dell’isola passi da una rete solida tra università, imprese e centri di ricerca, capace di valorizzare le competenze locali e attrarre nuovi investimenti.
Tra gli altri appuntamenti della giornata, il panel dedicato al turismo in cui Antonio La Veneziana (Airbnb), Alessandro Callari (Booking), Marco Sprizzi (Expedia) e Stefano Arossa (WeRoad) hanno discusso di AI applicata al turismo predittivo, mentre Saverio Mucci (Mastercard Italia) ha analizzato l’impatto economico dei nuovi voli intercontinentali verso il Sud. Il Premio Sud Innovation Champions è stato assegnato alla startup Visada, in partnership con Ventive.
Formazione, etica e governance dei dati
La seconda giornata ha visto la presentazione del Rapporto Sud Innovation 2025, curato da Daniela Baglieri, Antonio Messeni Petruzzelli e Roberto Ruggeri, seguita da panel su etica, regolamentazione e futuro del lavoro.
Tra gli interventi, Carlo Rossi Chauvenet (Datavalley) e Oreste Pollicino (Bocconi) hanno discusso di data governance come leva di valore, mentre Angelo Di Balsamo (Google Cloud) e Andrea D’Onofrio (Microsoft) hanno affrontato il tema dell’AI responsabile.
Spazio anche all’educazione digitale, con la partecipazione di Märt Aro (DreamApply) e Peter Fergerstrom (Educraftor Finland), e al futuro della finanza con Giuseppe Cardullo (Mastercard) e Alessandro Onano (Moneyfarm), che hanno esplorato le sfide di fiducia e privacy nei pagamenti intelligenti.
Messina città laboratorio dell’innovazione
Per la rettrice Giovanna Spatari e il sindaco Federico Basile, il Summit ha rappresentato un’occasione di crescita condivisa.
“Questo evento è importante perché le competenze che il Summit intende trasmettere ai giovani sono fondamentali per costruire un bagaglio utile a inserirsi nel mondo del lavoro”, ha sottolineato Paola Dugo, Prorettrice dell’Università di Messina. “Messina si conferma città dell’innovazione, in grado di ospitare eventi di respiro nazionale che mettono al centro il futuro e la formazione”, ha aggiunto Federico Basile, Sindaco di Messina.
Il bilancio di un Sud che guarda avanti
“Il futuro non si prevede: si governa insieme”, ha concluso Roberto Ruggeri.
Un messaggio che sintetizza lo spirito del Sud Innovation Summit 2025: creare un ecosistema dell’innovazione sostenibile, in cui il Sud diventi protagonista e non semplice spettatore della trasformazione digitale.
Anche il Ministro Nello Musumeci ha sottolineato il valore strategico dell’iniziativa: “Il Sud Innovation Summit è una delle esperienze più significative d’Italia nel campo dell’innovazione e un simbolo della ritrovata centralità del Mediterraneo come spazio di conoscenze e tecnologie”.
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