Tecnologie digitali e sostenibili, dal governo regionale 610 mln per l’innovazione in Sicilia
News - 08/08/2025
di Redazione
La Sicilia prosegue il percorso lungo una strategia di sviluppo che guarda al futuro, proiettata su innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Con l’approvazione delle basi giuridiche per due azioni chiave del Programma Pr‑FESR 2021‑2027, la Giunta regionale guidata da Renato Schifani mette in campo oltre 610 milioni di euro per sostenere lo sviluppo di tecnologie digitali, deep tech, biotecnologie e soluzioni green.
Si tratta di una scelta strategica che mira a trasformare l’isola in un polo d’eccellenza per la produzione e la ricerca in settori ad alto valore aggiunto, favorendo l’attrazione di investimenti e la creazione di occupazione qualificata.
L’Azione 1.6.1 dispone di circa 370 milioni di euro per la “Promozione di investimenti per lo sviluppo e la fabbricazione di tecnologie digitali, deep tech e biotecnologie”, mentre l’Azione 2.9.1 è dotata di circa 246 milioni di euro per il “Sostegno allo sviluppo e alla produzione di tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse”.
Accordo con STMicroelectronics
L’iniziativa prevede anche l’attuazione dell’Accordo di programma tra la Regione Siciliana, il ministero delle Imprese e del Made in Italy e STMicroelectronics, approvato lo scorso 6 maggio, finalizzato alla promozione di progetti per la realizzazione di tecnologie critiche. Tali tecnologie sono considerate essenziali per la sicurezza nazionale, la sovranità tecnologica, la competitività economica e la transizione verde e digitale, secondo il regolamento Step dell’Unione europea.
Obiettivi e impatto
«Con queste misure – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo – mettiamo a disposizione oltre 600 milioni di euro per accompagnare la Sicilia in una fase decisiva di crescita tecnologica e sostenibile. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema favorevole agli investimenti, capace di generare occupazione qualificata e di attrarre imprese di livello internazionale. La collaborazione con il Mimit e con STMicroelectronics è un segnale forte: la Sicilia può e deve essere protagonista nello sviluppo di tecnologie critiche, digitali e green, essenziali per la competitività e la sicurezza del Paese. Non si tratta solo di risorse, ma di una visione che guarda al futuro. Investire in ricerca e innovazione significa investire nel capitale umano della nostra terra. Vogliamo che i giovani siciliani trovino qui le opportunità per crescere professionalmente, senza dover lasciare la propria regione».
Gli interventi potranno comprendere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, rafforzando il ruolo della Sicilia come hub strategico per l’innovazione e la sostenibilità. Foto: Freepik.