Nel settore della sanità e delle scienze della vita, gli investimenti di venture capital si stanno ampliando sempre di più puntando a una nuova fase di sviluppo. Secondo il report di PitchBook, piattaforma di ricerca e analisi finanziaria, riguardo alle previsioni future, gli investitori punteranno su aziende con ricerche avanzate e percorsi più definiti verso la commercializzazione, destinando risorse ai progetti con un alto potenziale di crescita. Questo cambiamento è il risultato di fattori economici, settoriali e storici che stanno trasformando il panorama degli investimenti nelle scienze della vita.
Secondo gli esperti si avvia un processo di razionalizzazione che favorirà i fondi più solidi, capaci di generare rendimenti interessanti, mentre i soggetti meno performanti rischiano di essere esclusi. Per il 2025, ci si aspetta una riduzione del numero di operazioni e fondi rispetto agli anni passati, accompagnata però da un aumento delle dimensioni delle raccolte di capitali e degli investimenti.
Durante il terzo trimestre del 2020, gli investimenti nel settore hanno raggiunto un picco, rappresentando l’8,2% delle operazioni totali e il 17,7% in termini di valore, grazie alla spinta della pandemia. Tuttavia, nel terzo trimestre del 2024, le quote sono scese rispettivamente al 5,6% e al 13%. Nonostante la diminuzione del numero di operazioni, il segmento delle scienze della vita mantiene una quota significativa del valore complessivo degli investimenti, a dimostrazione della loro alta intensità di capitale.
Parallelamente, il numero di fondi di venture capital nel settore è passato da 135 nel 2021 a 22 nel 2024, con una contrazione del capitale raccolto da 30,8 miliardi di dollari a 11,7 miliardi. Anche il private equity ha subito una flessione: i fondi sono scesi da 49 nel 2021 a 13 nel 2024, con un capitale raccolto diminuito da 17 miliardi a 10,7 miliardi di dollari. Questi dati riflettono una selettività crescente da parte degli investitori, che concentrano i capitali in fondi più grandi e ben finanziati, con focus su progetti avanzati.
Gli analisti prevedono che il 2025 confermerà queste tendenze, con il settore healthcare che continuerà a rappresentare circa il 16,5% delle operazioni globali, in linea con la media dell’ultimo decennio. Tuttavia, una delle principali sfide resta il rallentamento delle exit, che ha limitato la capacità di restituire capitali agli investitori, ostacolando la raccolta di nuovi fondi.
Secondo il report, una ripresa delle IPO, mercati pubblici più stabili e investimenti trainati dall’intelligenza artificiale potrebbero compensare queste difficoltà, mantenendo stabile la quota del settore nei portafogli globali.