WWDC 2024, Apple vuole cambiare il significato dell’acronimo IA

Come parlare di intelligenza artificiale in modo originale?

Questo è il dilemma che pare stia impegnando le menti creative di Apple, desiderose di non ripetere gli errori commessi da Google durante la sua conferenza I/O, dove il colosso del web ha menzionato la sigla “IA” fino all’eccesso.

Un nuovo acronimo per l’IA di Apple?

Con l’inizio della conferenza WWDC di Apple, domani, lunedì 10 giugno, sembra che l’azienda di Cupertino abbia trovato un modo originale per menzionare l’intelligenza artificiale.

Giocando sulla prima lettera del suo nome, l’azienda potrebbe reinventare l’acronimo in modo che significhi “Intelligence (d’)Apple“. Questa ipotesi è stata suggerita da Bloomberg nell’edizione del 7 giugno.

WWDC 2024: un evento all’insegna dell’intelligenza artificiale

Si prevede che l’edizione 2024 della WWDC sarà fortemente caratterizzata dall’intelligenza artificiale. Rispetto ad altri colossi come Google, Microsoft, Amazon o Meta, l’azienda guidata da Tim Cook è sembrata in disparte, mentre tutti gli altri hanno continuato a annunciare novità da quando è apparso ChatGPT, alla fine del 2022.

Indizi di un’IA in arrivo da Apple

Negli ultimi mesi, gli indizi si sono moltiplicati. Apple ha pubblicato ad aprile OpenELM, un modello di linguaggio open source che serve a far funzionare l’IA generativa (tipicamente, un chatbot). In un post su X, Greg Joswiak, vicepresidente marketing, ha parlato di una WWDC “Absolutely Incredible” (Assolutamente Incredibile), le cui iniziali richiamano “AI”.

Un accordo segreto con OpenAI?

Si vocifera anche di un accordo segreto con OpenAI, la società dietro ChatGPT che potrebbe servire a sostituire Siri con la versione più recente dell’agente conversazionale o, almeno, a offrirlo come alternativa. Questo accordo potrebbe essere svelato alla WWDC e entrare in vigore con il prossimo iOS 18 per iPhone.

Un possibile partenariato con Google?

È stata avanzata anche l’idea di una partnership tra Google e Apple, con Google che metterebbe a disposizione di Apple i suoi strumenti di intelligenza artificiale generativa come Gemini. Tuttavia, questa prospettiva è meno certa. Se le due parti raggiungessero un accordo, questa collaborazione si concretizzerebbe solo più tardi, poiché richiederebbe tempo per definire alcuni dettagli. Fonte: Numerama.com

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