Zest S.p.A., completata la prima fase dell’aumento di capitale: raccolti 3,3 milioni
News - 01/12/2025
di Redazione
Zest S.p.A. non è soltanto una società quotata, ma un progetto industriale pensato per trasformare il modo in cui l’innovazione nasce, cresce e diventa competitiva in Italia. L’azienda nasce dalla fusione tra LVenture Group e Digital Magics, due realtà storiche del venture capital italiano, con l’obiettivo di unire competenze, capitali e visione strategica. Il cuore della mission di Zest è sostenere le startup nelle fasi iniziali, quando la fragilità dell’idea incontra le prime sfide operative e finanziarie, e quando serve un ecosistema capace di accompagnare i progetti verso il mercato. Accanto al lavoro sulle startup, Zest si propone come partner delle imprese più mature, aiutandole a interpretare la transizione digitale e sostenibile. L’azienda opera come piattaforma di riferimento per l’open innovation, accompagnando aziende, pubbliche amministrazioni e territori nei processi di modernizzazione industriale. È una visione complessa, che richiede massa critica, stabilità e risorse adeguate. Ed è proprio in quest’ottica che va letto l’aumento di capitale attualmente in fase di completamento.
La chiusura del periodo di offerta e il significativo 73% sottoscritto
Il 27 novembre 2025 si è concluso il periodo di offerta riservato agli attuali azionisti, che ha rappresentato la prima e più importante fase dell’aumento di capitale deliberato dall’assemblea. Il risultato raggiunto è rilevante: il 73% delle nuove azioni proposte è stato sottoscritto, per un controvalore complessivo di circa 3,3 milioni di euro. In una fase di mercato caratterizzata da prudenza e volatilità, un’adesione così consistente indica un livello di fiducia significativo nel progetto Zest e nella sua capacità di consolidarsi come attore di riferimento del settore. Il dato è ancora più importante se si considera il contesto generale del venture capital italiano, che negli ultimi anni ha mostrato una carenza di investimenti nelle fasi early-stage. Il sostegno raccolto conferma che la strategia di Zest incontra una domanda reale: un ecosistema nazionale dell’innovazione che cerca stabilità, visione e una piattaforma strutturata che possa operare con dimensione europea.
Il contributo dei soci storici e l’importanza della continuità finanziaria
Un ruolo decisivo nel successo di questa prima fase lo hanno avuto alcuni soci storici della società. Prima dell’avvio dell’offerta avevano manifestato impegni di sottoscrizione fino a 1,49 milioni di euro e durante il periodo di offerta tali impegni si sono tradotti in sottoscrizioni effettive per quasi 7,5 milioni di nuove azioni. Questo intervento, pari a circa un quinto del totale, è un chiaro indicatore di fiducia interna nella visione del gruppo. Il sostegno dei soci già presenti nel capitale ha un valore che va oltre l’aspetto finanziario. È la conferma che la strategia avviata con la fusione tra LVenture e Digital Magics viene percepita come un’evoluzione naturale e necessaria, capace di costruire una piattaforma più robusta e competitiva.
La fase finale sul mercato: i diritti non esercitati all’1 e 2 dicembre
Con la chiusura del Periodo di Offerta, resta ora da collocare il 27% delle nuove azioni, pari a oltre 43 milioni di diritti di opzione non esercitati. Questi diritti saranno offerti sul mercato nelle sedute dell’1 e 2 dicembre 2025 su Euronext Milan. La risposta del mercato rappresenterà il passaggio conclusivo dell’operazione e determinerà il totale delle risorse disponibili per sostenere la strategia futura di Zest. A rafforzare questa fase contribuiscono le manifestazioni di interesse arrivate da due soci rilevanti, StarTIP S.r.l. e WebWorking S.r.l., che hanno comunicato la disponibilità a intervenire per eventuali azioni rimaste inoptate dopo l’offerta in Borsa. È un ulteriore segnale di fiducia che si somma ai risultati già ottenuti.
Perché l’aumento di capitale è centrale nel percorso di crescita di Zest
Per comprendere la portata dell’aumento di capitale, è necessario guardare oltre gli aspetti tecnici e osservare le esigenze strategiche dell’azienda. Zest lavora per rafforzare la capacità di investimento nelle startup, ampliare i programmi di accelerazione, attrarre co-investitori internazionali e supportare imprese e istituzioni nella transizione digitale. Per fare tutto questo serve un capitale adeguato e una struttura finanziaria solida. L’aumento di capitale è quindi uno strumento per consolidare il ruolo di Zest come piattaforma unificata per l’innovazione italiana. Il gruppo vuole essere un punto di riferimento stabile, capace di sostenere non solo i nuovi imprenditori, ma l’intero ecosistema produttivo nel passaggio verso modelli più innovativi e competitivi.
Un tassello nel progetto più ampio di modernizzazione del Paese
La chiusura del periodo di offerta rappresenta un passaggio importante in un percorso più ampio. L’innovazione non è un settore a sé stante: è un’infrastruttura trasversale su cui si gioca la competitività del Paese nei prossimi anni. Zest punta a diventare una piattaforma nazionale ed europea capace di sostenere questo cambiamento con continuità e visione.
La risposta ottenuta finora dal mercato suggerisce che questa visione viene condivisa da una parte significativa degli investitori. La fase di mercato dirà se verrà abbracciata anche da un numero più ampio di soggetti. In ogni caso, il posizionamento di Zest appare sempre più chiaro: un attore centrale nella costruzione del futuro industriale dell’Italia.