Fino ad ora, l’idrogeno è stato visto principalmente in forma gassosa o liquida, rendendone il trasporto difficile e costoso. Di solito, è conservato in grandi cilindri ad alta pressione. Tuttavia, l’idrogeno è una delle energie chiave per la decarbonizzazione dell’economia. Alla luce di ciò, i fondatori di Electriq, una startup israeliana, hanno lavorato per trasformarlo in solido. Oggi, quindi, sono la prima azienda al mondo a operare in questo campo e hanno ideato un portatore di idrogeno in polvere che funziona come una macchina del caffè, semplificando lo stoccaggio, il trasporto e l’uso di questo “oro verde“. Il consumatore finale può trasformarlo in liquido premendo un pulsante, proprio come quando si prepara una tazza di caffè.
La cattiva notizia è che la prima pianta di idrogeno solido non sarà pronta prima del 2026. Sarà situata nei Paesi Bassi e l’azienda aspira a muovere oltre un milione di tonnellate di idrogeno entro il 2030.
Anansi è una startup che risolve le carenze delle soluzioni di molti negozi online quando un pacco arriva danneggiato o, peggio ancora, si perde durante il trasporto. Offre un’assicurazione di spedizione alle aziende di e-commerce che automatizza i reclami e i rimborsi, migliorando così l’esperienza degli utenti e la reputazione dei marchi di e-commerce. Una proposta di grande successo nel mercato internazionale, considerando che solo il 10% dei prodotti spediti è assicurato.
La ricarica dei veicoli elettrici non soddisfa ancora le aspettative del mercato. Questo problema si verifica in tutto il mondo con vari gradi di intensità. La startup tedesca Enapi propone una piattaforma che connette tutti i soggetti coinvolti nel mercato della ricarica, utilizzando lo standard OCPI (Open Charge Point Interface). Questo protocollo aperto garantisce una comunicazione fluida tra le stazioni di ricarica e i loro operatori, offrendo agli utenti informazioni affidabili e precise sulla disponibilità dei punti di ricarica e sulle tariffe.
Secondo le Nazioni Unite, il 75% della superficie terrestre è stata alterata dall’attività umana, riducendo flora e fauna in molte aree. Alcuni rispondono a questa crisi lanciando vernice contro le opere d’arte, mentre altri, come la startup francese MORFO, avviano attività imprenditoriali per recuperare gli ecosistemi forestali nativi su larga scala. L’obiettivo è recuperare una superficie equivalente a quella di Spagna e Germania entro il 2050, concentrandosi non solo sulla quantità ma anche sulla qualità delle specie piantate. Collaborano con reti locali di aziende di sementi per selezionare le specie da reimpiantare e utilizzano droni per piantare fino a 50 ettari al giorno.
Sociability è un’applicazione britannica che facilita la condivisione di informazioni sulle strutture accessibili in hotel, ristoranti, negozi e altri spazi pubblici e privati, per le persone con disabilità. L’obiettivo è che queste persone possano trovare facilmente spazi adatti alle loro esigenze. Gli utenti possono includere nuovi spazi, valutarli e dare raccomandazioni, creando così una comunità di fiducia. Fonte: Emprendedores.
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