“Piz- Promo in Zona”, la piattaforma di local marketing che favorisce gli acquisti di prossimità

Tra i progetti presentati al Premio Innovazione Sicilia nell’ambito “Smart Cities&Communities” c’è anche “Piz- Promo in Zona”, una piattaforma di local marketing, pensata per migliorare il modo in cui le attività operano e prosperano in Sicilia.

La piattaforma ridefinisce il couponing, attraverso il geomarketing e modalità di matching dei sistemi di dating e la gamification per stimolare e favorire gli acquisti di prossimità sostenibili.

Ne abbiamo parlato con la sua ideatrice, l’esperta di digital marketing Sonia Mendola, che insieme allo sviluppatore Salvatore Di Fede, hanno dato vita a questa piattaforma destinata a diventare una vera e propria start-up dallo stesso nome.

Sonia Mendola ci ha spiegato come è nata l’idea di “Piz-Promo in Zona”: “Durante la pandemia abbiamo deciso di mettere insieme le nostre skills e la passione del nostro lavoro per dare vita a “Promo in Zona”, una start up innovativa non costituita, che ha un focus specifico nell’innovazione dell’economia di prossimità. La nostra missione è quella di rivitalizzare il commercio locale, combattendo il problema della desertificazione commerciale e continuando a stimolare il progresso economico e sociale del territorio”.

“Al Premio Innovazione Sicilia abbiamo candidato la piattaforma Piz – continua Sonia Mendola –che è proprio l’acronimo di “Promo in Zona”. L’obiettivo del progetto è quello di rivoluzionare il mondo del couponing, della promozione locale attraverso una piattaforma digitale di marketing geolocalizzato, un punto di incontro tra domanda e offerta locale che permette agli esercenti di attirare i consumatori in negozio, inviando a chi si trova in prossimità delle offerte lampo geolocalizzate e riscattabili all’interno del punto vendita. Questo consente ai consumatori di scoprire le attività in zona, abituandoli agli acquisti sostenibili, grazie anche alla possibilità di approfittare di offerte speciali. È un sistema che spinge all’utilizzo della piattaforma”.

Ma qual è la differenza con il couponing tradizionale? “La differenza con soluzioni di couponing tradizionale come “Groupon”, “Groupalia” – ci spiega Sonia Mendola , consiste nell’interfaccia intuitiva e molto efficace ereditata dai sistemi di dating come Tinder, che permette ai negozianti, ma anche ai professionisti, agli artigiani e pure agli ambulanti, non solo di inviare le offerte, ma anche di profilare secondo degli algoritmi predittivi, nonché di prendere delle decisioni guidate dai dati grazie a un sistema di statistiche interno e di fidelizzare i clienti grazie alla presenza di un CRM corredato da strumenti di marketing diretto, chec consentono di mantenere un contatto costante con i consumatori in zona. Quindi non si tratta solo di promozione di offerte, ma anche di una soluzione completa e innovativa, che permette di connettere gli esercenti con la comunità locale e che mira a trasformare radicalmente il modo in cui le attività di prossimità operano e prosperano in Sicilia”.

“La trasformazione che stiamo facendo è un’innovazione a 360 gradi. Non solo stiamo portando avanti un’innovazione di prodotto nel mondo, recuperando come strumento semplice e completo il marketing geolocalizzato a misura di attività locale, ma stiamo anche innovando il processo di produzione locale, riducendo il divario tra le attività di prossimità e la tecnologia digitale. Stiamo anche favorendo la formazione, offrendo, oltre agli strumenti, anche servizi e risorse che aiutano gli esercenti a sviluppare competenze di marketing locale. E abbiamo anche dei modelli organizzativi e gestionali che aumentano la capacità di adattamento del locale all’evoluzione tecnologica del mercato. Quindi è chiaro che PIZ è un’innovazione veramente ampia”.

Secondo Sonia Mendola il progetto risponde maggiormente in relazione al criterio della sostenibilità. “La sostenibilità è al centro della nostra visione dal punto di vista sia economico, sia sociale che ambientale – ci spiega Mendola – Economico perché supportiamo appunto il local business, quindi, offre un modello che sostiene le piccole attività di vicinato, contribuendo quindi alla loro crescita e combattendo appunto il fenomeno della desertificazione commerciale, che nell’ultimo decennio ha portato alla chiusura di oltre 6000 esercizi commerciali nella sola città di Palermo (sono dati di Confcommercio dell’inverno scorso). Dal punto di vista dell’impatto sociale la piattaforma mira invece a riportare nuovamente al centro il ruolo delle attività locali, che sono fonte di occupazione, di rivalutazione urbana, di sicurezza nei quartieri e giocano un importante ruolo consulenziale che un po’ si è perso con il diffondersi dell’online e della grande distribuzione organizzata. Per raggiungere l’obiettivo Piz coinvolge attivamente la comunità locale, promuovendo una cultura dell’acquisto responsabile e spingendo quindi alla condivisione anche di esperienze, grazie a un sistema di riprova sociale geolocalizzata con agenzie certificate.

“Piz contribuisce attivamente anche alla sostenibilità ambientale perché incoraggiando gli acquisti di prossimità, incentiva a spostarsi a piedi o in bicicletta per acquistare in zona. Si riducono le emissioni di carbonio legate al trasporto merci a lunga distanza e si abbattono anche le emissioni del commercio dovute alla chiusura. La sostenibilità – conclude poi Sonia Mendola – è una componente fondamentale del progetto che può essere un catalizzatore per la crescita economica sostenibile e responsabile della Sicilia, oltre a essere un progetto scalabile e replicabile a livello globale”.

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